Turismo e cultura insieme, un assessorato ad hoc con una guida competente e interventi legislativi per finanziare la riqualificazione del patrimonio immobiliare di borghi storici e delle aree rurali da destinare a forme sostenibili di ricettività (alberghi diffusi, b&b, agriturismi, residenze d’artista).
Ne ha parlato a Bojano Andrea Greco, candidato governatore del Movimento 5 Stelle. Ne ha parlato insieme a Luigi Di Maio nell’incontro a Palazzo Colagrosso.
Folla all’arrivo del leader M5S in piazza, poi nella sala che si riempie. Un breve intervento di Greco, introdotto dal senatore Luigi Di Marzio, e subito spazio a Di Maio. Che dalla città matesina, intanto, annuncia che tornerà la prossima settimana in Molise. Accanto al Movimento nei giorni clou. La partita col centrodestra è aperta, i 5 Stelle provano a sfondare e portare a casa l’elezione del loro primo presidente di Regione.
Il turismo, dice il probabile futuro premier, si valorizza e porta quindi sviluppo anche se più molisani che vivono fuori dal Molise raccontano diversamente questa terra. «All’estero trovo tanti molisani che dicono: sono dovuto scappare perché la sanità è stata distrutta, il lavoro non c’è.
E questo impatta sulla volontà di un turista di venire qui». E poi le infrastrutture: «So che da 10 anni pagate una società che doveva farvi l’autostrada che non vi ha mai fatto…».
E questi sono gli ‘altri’, che sono «troppo compromessi». Loro, i 5 Stelle, puntano su un paragone oggettivo che gli ‘altri’ con loro non possono usare. Loro non hanno ancora governato. «Se ci diamo dieci obiettivi e li realizziamo in cinque anni questa regione ha già cambiato volto». Chiede di avere l’opportunità, per Greco e per sé. Perché se Greco vince in Molise, la strada per il governo nazionale a 5 Stelle è meno tortuosa. Al governo, ribadisce il leader, per cambiare le cose. «Salvini mi dice: fai un esecutivo con Di Maio, Salvini, Berlusconi, Meloni…». Dal pubblico al nome del Cav partono cori da stadio, quelli negativi però. «Sarebbe immobilismo. Salvini invece scelga – ripete – se vuole mettersi al lavoro e cancellare la legge Fornero o stare con Berlusconi». No all’ennesimo governo guidato da un tecnico. Cottarelli, Severino… «con tutto il rispetto, non capisco perché quando si parla di loro si dice che devono diventare presidente del Consiglio e quando si parla di me che ho preso 11 milioni di voti si dice: deve fare un passo indietro».
Se il Molise vota alle regionali come alle politiche, allora la chance M5S l’avrà guadagnata. «Noi al punto zero del programma per il Molise prevediamo l’abolizione dei vitalizi, la riduzione dei costi della politica. Ieri il presidente della Camera Fico e il questore anziano Fraccaro hanno avviato la procedura per tagliare i vitalizi agli ex parlamentari. Non è questo il modo per risolvere tutti i problemi, ma un punto di partenza essenziale. I sacrifici devono cominciare a farli quelli che non li hanno mai fatti e ce li hanno sempre chiesti». Se vince Greco, dirà più chiaramente in piazza a Isernia, farà coi vitalizi degli ex consiglieri quello che sta facendo Fico alla Camera.
r.i.

 

E in Molise riceve l’omaggio simbolo: un caciocavallo

Simbolo e sfottò – spesso ‘auto sfottò’ – i molisani non hanno fatto mancare il caciocavallo a Luigi Di Maio.
Prima della tappa a Bojano, dopo il pranzo, la consegna immortalata in uno scatto che il capo politico di M5S ha postato su Facebook. «Il Molise è un posto meraviglioso! E non poteva mancare il caciocavallo! Grazie ad Andrea Greco che mi sta facendo scoprire le bellezze e le eccellenze di questa straordinaria regione», ha scritto Di Maio sul social.

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