Professionista prestato alla politica. Parla molto, mai che sembri abbottonato. Eppure, gli osservatori hanno avuto modo di capirlo presto, non dice mai una cosa che non voglia realmente far sapere.
Ha letto le indiscrezioni sulla nomina del vertice dell’Asrem, il fatto che all’improvviso si sia profilata una sfida. Fisiologico, anche perché il centrodestra tornato al governo della Regione non ha ancora definito l’assegnazione interna delle nomine di prima fascia. L’azienda sanitaria unica, su cui decide il governatore pure se la sanità è commissariata, è il primo – ‘gustosissimo’ – piatto che arriva sul tavolo della coalizione. Anche se, in verità, non sembra essere fra quelli inseriti nel menu dello schieramento.
Il contratto dell’attuale direttore generale Gennaro Sosto scade il 2 maggio prossimo. In base alla delibera con cui la giunta Frattura nominò – a metà aprile 2016 – l’ingegnere calabrese, è eventualmente prorogabile per altri due anni (il provvedimento fa riferimento al decreto 502 che all’articolo 3 bis fissa in cinque anni la durata massima del contratto dei direttori delle Asl).
Dopo mesi di silenzio, i rumors accreditano come plausibile la corsa dell’attuale dg dell’Asl di Teramo Roberto Fagnano. Molisano, direttore della Salute in Regione ai tempi del governo Iorio, si dice che piacerebbe pure a settori dei 5s. Ma decide Toma. Lo farà, dice, il 30 aprile. Il giorno delle Carresi di San Martino… E un po’ sì, resta abbottonato. Perché forse le idee chiare già le ha.
Sponsor, cordate, soprattutto almeno due nomi. Sono voci, presidente, però a poco più di un mese dal rinnovo fanno rumore.
«Cose che accadono sempre credo però, no?».
E cosa intende fare? Nelle ricostruzioni giornalistiche e non solo, se la si dipinge come sponsor, lo è dell’attuale direttore generale.
«Io ho letto il suo articolo. Vi ho trovato, diciamo così, supposizioni. E quelle le lascio lì. Non so ancora come mi muoverò. Ma neanche mi sottraggo, anche perché ho detto spesso e pubblicamente che a mio giudizio Gennaro Sosto, in queste condizioni ha fatto un buon lavoro. Gli obiettivi li ha pressoché raggiunti. Non ho mai nascosto il mio apprezzamento per il suo operato. Concordo pure con la ricostruzione che ho letto sul fatto che abbia il merito di sapersi relazionare con i diversi schieramenti politici. Ha capacità organizzative e rispetto per le persone. Senza nulla togliere naturalmente a tutti gli altri dirigenti e manager della sanità, ce ne sono tantissimi bravi. Vedremo. Non ho preconcetti e non ho preso decisioni. Nei suoi confronti non ho particolari lamentele, ma diciamo che è tutto da vedere, sto valutando le possibilità che ho a disposizione. Una cosa, però. Lei nell’articolo ha accennato anche al direttore sanitario e amministrativo. Il direttore generale dell’Asrem è scelto dalla Regione e risponde alla Regione. Quindi, io scelgo il dg e di norma una volta che do fiducia a un manager, lascio scegliere a lui i collaboratori. Che poi rispondono a lui».
Bene, presidente. Ma quando deciderà? Ci aspetta oltre un mese di guerriglia sul vertice della sanità?
«Il 30 aprile deciderò!».
Il giorno della Carrese di San Martino?!?
«Esattamente, la vedo sul pezzo… Mi sembra un buon accostamento, no? Le Carresi sono manifestazioni che per noi rappresentano la storia del Molise. Un giorno importante…».
rita iacobucci

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