Primo banco di prova, le amministrative. ‘Prima il Molise’ gioca pure nelle urne il braccio di ferro con la Lega di Mazzuto. All’interno del centrodestra, «andremo ai tavoli», chiederanno di partecipare dicono le pasionarie che l’hanno fondato. Al governatore Donato Toma dicono, in particolare Romagnuolo, che se continuerà a tenere in giunta il coordinatore del Carroccio Mazzuto il bilancio dovrà farselo votare da lui. Che non vota perché assessore esterno.
Rispolvera il guerriero sannita nel simbolo, il movimento di Filomena Calenda e Aida Romagnuolo. Alla conferenza di presentazione, insieme alle consigliere espulse dal Carroccio alcuni dei coordinatori territoriali che avevano già lasciato o lo hanno fatto in questi giorni. Al tavolo, dopo l’illustrazione delle promotrici, l’intervento di Anacleto Monti.
L’obiettivo è chiaro. «Già il nome di questo progetto politico-culturale la dice lunga. Prima il Molise vuol dire che Aida Romagnuolo e Filomena Calenda guarderanno alle istanze, alle opportunità per il nostro Molise. Abbiamo tante cose da fare – così la consigliera di Isernia Calenda – Vogliamo svegliare quelle anime dormienti, perché il nostro movimento si pone sicuramente nel centrodestra, però noi vogliamo guardare oltre, vogliamo accettare e reclutare, utilizzo proprio questo termine, tutte quelle persone che sono insoddisfatte dei movimenti e dei partiti politici che promettono tante cose ma non mantengono le promesse fatte durante le campagne elettorali. Io credo che questo movimento debba puntare sulle peculiarità del nostro territorio, perché il Molise ha tanto da dare, abbiamo il turismo che però deve essere supportato dalle infrastrutture, perché ad oggi abbiamo infrastrutture che lasciano a desiderare. Abbiamo prodotti che sono il top, il made in Molise tanto decantato durante la campagna elettorale che ho fatto seppur in un altro partito. Continueremo quello che è un inizio del nostro percorso».
Per Toma saranno «la spina nel fianco», aggiunge sollecitandogli «disponibilità per le persone che soffrono, che hanno perso il lavoro. Ma credo che il presidente – si dice sicura Calenda – saprà trarre un vantaggio da ciò che proporremo». Agli elettori, conclude, lei non vuole presentarsi con la cacciata di Mazzuto dalla giunta regionale come una priorità: «Lo sanno tutti, abbiamo già detto tanto su questa storia. Credo che la mia priorità sia quella di guardare al Molise, di guardare a ciò che possiamo dare».
‘Prima il Molise’, attacca agguerrita Aida Romagnuolo, è distinto e distante dai partiti tradizionali, «da tutti coloro che hanno tradito la nostra regione e rapinato i nostri sogni. ‘Prima il Molise’ perché è la nostra terra e dobbiamo svolgere la nostra azione politica con il cuore e con la mente solo ed esclusivamente pensando agli interessi del territorio e dei cittadini». Perciò la scelta del guerriero sannita, simbolo della storia del Molise e del coraggio dei Sanniti
«Siamo stati spinti e incentivati dai tanti simpatizzanti, sostenitori e coordinatori cittadini che prima militavano nella Lega, ma oggi stanno tutti al nostro fianco. Quindi Mazzuto è rimasto da solo con qualche riciclato che ha attorno, ma anche ieri (martedì, ndr) nella riunione di maggioranza ho ripetuto nuovamente a Toma di revocargli immediatamente la delega di assessore in quanto attualmente rappresenta solo se stesso e in 10 mesi non ha prodotto nulla, o poco. Se lui continua a percepire il suo lauto stipendio da 12mila euro è veramente un’offesa per il Molise, per i molisani e per i tanti disoccupati». E Toma cosa le ha risposto? «Che per adesso ci sono le amministrative e deve mantenere gli equilibri, Mazzuto per adesso resterà là. Io dall’altra parte scherzando, o non scherzando, gli ho detto: allora il bilancio te lo voterà Mazzuto».

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