La solidarietà e la collaborazione delle altre Regioni, per meglio dire di altre Asl e aziende ospedaliere, hanno scongiurato la chiusura delle Ortopedie di Termoli e Isernia. Un percorso, chiarisce il governatore del Molise Donato Toma (che è pur sempre assessore alla Sanità), costruito da un paio di mesi dall’Asrem, soprattutto per quanto riguarda la soluzione che riguarda il San Timoteo, e che ieri ha avuto un aiuto importante dalla direzione generale del ministero della Salute per quanto invece attiene al Veneziale.
Con ordine. Dopo le dichiarazioni del ministro Giulia Grillo che parla di arrivo di medici da altre Regioni, il presidente di Palazzo Vitale sente la necessità di precisare alcune cose. «Intanto, dell’emergenza medici del Molise da giorni, quando parla il ministro? A poche ore dal ballottaggio che interessa i due centri più importanti del Molise (anche Termoli fra l’altro, ndr)… A questo punto lo faccio anch’io per riportare le cose nella loro esatta dimensione».
Quindi, a dare manforte agli ortopedici del San Timoteo arriveranno cinque colleghi da Andria (nei giorni scorsi c’era stata una prima intesa su due). Nell’ambito della convenzione già siglata da Asrem e Asl di Bat l’azienda sanitaria pugliese, spiega Toma, ha aumentato la disponibilità di dirigenti medici coprendo il fabbisogno del reparto termolese. «E mi corre l’obbligo di ringraziare l’Asl Barletta-Andria-Trani per lo spirito di collaborazione che ha dimostrato».
Quanto al Veneziale, dove la carenza era acuita dalla malattia di uno degli ortopedici in organico, il primario Enzo Bianchi ha comunicato – aggiunge Toma che sulla situazione complessiva ha ricevuto una relazione informativa dal direttore dell’Asrem – il rientro in corsia la prossima settimana del collega. «Le dichiarazioni della Grillo si riferivano probabilmente a un ulteriore passaggio in fase di realizzazione per l’Ortopedia del Veneziale. Con l’ospedale San Giovanni Addolorata (il primario di Ortopedia Pallotta è originario di Guardiaregia, ndr) sarà siglata una convenzione come quella che con l’Asl di Bat e gli ortopedici della struttura romana ci daranno una mano ad avere i ranghi coperti e serrati a Isernia».
Risolte due criticità, che erano diventate emergenze a ridosso delle ferie estive. Non tutte, due delle criticità più gravi. «Pur non essendo commissario, non ho accantonato le mie prerogative e responsabilità da presidente e da assessore in materia di sanità – ancora Toma – e monitoro la situazione. Il dg dell’Asrem Gennaro Sosto si stava già muovendo, su queste criticità stavamo lavorando da un paio di mesi. Siamo partiti per tempo, era stata individuata la strada delle prestazioni da società esterne, l’azienda sanitaria ne aveva individuata una. Voglio dire: abbiamo le soluzioni. E però non permetto che sulla salute dei molisani si speculi politicamente. Il ministro dice di aver risolto e allora devo dire anche io come stanno le cose».
Risolte alcune criticità. Ma non il problema dei problemi: il Molise non trova medici pur bandendo concorsi su concorsi. «Quello si risolve assumendosi le responsabilità. E comunque dopo il voto, la prossima settimana prossima – conclude Toma – dirò di più su come ci stiamo muovendo in sinergia fra Regione, Università e Asrem».
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