Ore febbrili, maggioranza in riunione su Skype ieri mattina e nuovamente convocata – sempre a distanza – per oggi pomeriggio. Si lavora ad un maxi emendamento, da portare domani in Aula, con l’obiettivo di «riempire alcuni vuoti» suggerisce il presidente della Regione Donato Toma. Il giorno dopo il caso giunta regionale, sotto il profilo dei rapporti politici il governatore si dice più sereno come forse non lo era da tempo. E questo nonostante sia completamente assorbito dalle questioni – regionali e non – che riguardano l’emergenza sanitaria, economica e sociale. «Una riunione di maggioranza quella di questa mattina (ieri, ndr) nella quale ci siamo confrontati e compattati: la nostra è stata una discussione politica, abbiamo ritrovato le posizioni comuni» spiega, raggiunto ieri sera a telefono subito dopo l’ennesima riunione a distanza con i colleghi presidenti delle regioni italiane, alle prese come lui con le decisioni da assumere per la fase 2, il day after Covid che hanno un rilievo evidente nella gestione del post emergenza. «Ho avuto la fiducia piena dei consiglieri – continua ancora Toma –, abbiamo fatto il punto su questi due anni di legislatura e devo dire che sono stato orgoglioso della mia maggioranza: abbiamo riprogrammato il lavoro da fare nel prossimo futuro». Il tema politico, che di certo starà tenendo più di qualcuno con il fiato sospeso, riguarda l’istituto della surroga che ha consentito ai primi dei non eletti di subentrare in Aula al posto degli assessori regionali. Da domani non saranno in consiglio regionale Paola Matteo, Nicola Romagnuolo, Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo. Ma cosa accadrà dopo la sessione di bilancio? Questa norma sarà abrogata, modificata, resterà cosi com’è? «Ho avuto carta bianca dalla maggioranza, certo è che anche questa legge ha bisogno di un tagliando – spiega Toma – ed è una norma che non mi piace, non la ritengo equa. Ma io ho azzerato la giunta non per mandare a casa i surrogati, chiariamoci». Il discorso è fin troppo comprensibile: le posizioni politiche all’interno della maggioranza sono state per due anni tante, ma soprattutto diverse persino fra esponenti dello stesso partito. Una fatica enorme riuscire a fare sintesi, a trovare la mediazione necessaria, la famigerata quadra per quella maggioranza forte e coesa che consente speditezza nell’adozione dei provvedimenti. E sono queste le caratteristiche che permettono anche di raggiungere gli obiettivi del momento, che hanno bisogno di velocità e solidità. «Abbiamo ristretto le posizioni – sottolinea il presidente – e questo ci consente di lavorare con maggiore celerità». Motivo per il quale – ed è questo il dubbio del cronista – l’aver reso tutto più agile e agevole restringendo il numero dei consiglieri di maggioranza, potrebbe far propendere per l’abolizione dell’istituto della surroga? «Ci stiamo ragionando, ripeto: non mi è mai piaciuta come norma. Di certo così è più facile lavorare, confrontarsi». Adesso si ragiona sul maxiemendamento che potrebbe – condizionale d’obbligo – anche contenere la proposta di modifica della legge elettorale targata Frattura che ha istituito la surroga degli assessori, consentendo l’ingresso in consiglio regionale dei primi dei non eletti. Il confronto, con questa maggioranza ristretta e quindi più agile politicamente, si terrà anche oggi pomeriggio: si discuterà di alcune modifiche al piano casa, di aggiustamenti in ambito di politiche sociali «dopo un suggerimento di una consigliera che ritengo condivisibile – spiega Toma -: con il maxi emendamento dobbiamo intervenire lì dove sono rimasti degli spazi vuoti. La manovra comunque è stata ampiamente condivisa da tutti e lavoriamo insieme sui suggerimenti che ognuno ha inteso portare alla discussione». Ristretta, più agile politicamente e coesa intorno al presidente, la nuova maggioranza non ha visto la presenza alla riunione del già presidente Iorio. «Io l’ho invitato ma non ha partecipato. Del resto, dopo le sue dichiarazioni… Ecco, mi hanno colpito come persona. Non credo si possano usare parole così forti. Spero non le abbia ben soppesate. Io comunque lascio sempre la porta socchiusa».
red.pol

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.