Non c’è solo il centro unico di prenotazione di visite ed esami. Più risalente nel tempo e allo stesso modo strategica, un’altra gara dell’Asrem è rimasta impigliata – da inizio 2018 fino a oggi – nella rete dei tempi non esattamente svizzeri della centrale di committenza regionale.
È quella sull’assistenza domiciliare integrata: 49.6 milioni (fondi dell’azienda sanitaria), oggetto dell’appalto l’erogazione di prestazioni infermieristiche, riabilitative, socio sanitarie, medico specialistiche, strumentali e di telemedicina (compresa la fornitura della strumentazione) per l’assistenza domiciliare su tutto il territorio molisano. Durata: tre anni 3, con l’eventuale opzione di rinnovo per altri due. Servizi che oggi Asrem cerca in tutta fretta con la procedura urgente di cui abbiamo parlato qui https://www.primopianomolise.it/politica/sanita/94540/dimessi-e-ancora-positivi-asrem-cerca-personale-per-assisterli-a-casa/

È sull’affidamento della gara da circa 50 milioni che il decreto dei commissari della sanità Giustini e Grossi numero 65 del 2020 basa essenzialmente le azioni previste per il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata: segmento delle prestazioni sanitarie che vede il Molise al primo posto in Italia per la percentuale degli anziani over 65 trattati in Adi (dati MinSalute 2017 e 2018). E che quindi può solo migliorare con l’arrivo in porto di un appalto completo, un bando che al partner economico chiede di fornire anche la parte medica. Per esempio quella merce rarissima per la sanità pubblica molisana che è lo pneumologo, figura fondamentale nella cura delle patologie croniche da cui sono affetti gli anziani. Senza contare quanto ce ne sarebbe bisogno in tempo di Covid.
Approvata con delibera dell’ex dg Asrem Gennaro Sosto il 23 novembre 2017, la centrale di committenza l’ha pubblicata il 18 febbraio. È andata a rilento per due anni, fra sostituzioni di componenti della commissione e ritardi. Eppure l’interesse c’era, hanno partecipato gruppi importanti, che lavorano in servizi sanitari regionali presi a riferimento in Italia.
A febbraio 2020, poco prima dell’emergenza pandemica, l’esclusione di uno dei candidati.
Col cambio al vertice della centrale di committenza, diretta da qualche mese da Alberta De Lisio, la fase finale ha avuto un’accelerazione importante. Di fatto la gara è terminata, si stanno ora completando le verifiche sull’aggiudicatario. L’ufficialità su quest’ultimo e, cosa più importante, l’avvio della nuova vita per l’Adi in Molise si stima possa esserci entro un mese.
Nel momento di maggior bisogno l’azienda sanitaria non ha potuto utilizzare uno strumento pensato e programmato tre anni fa. L’auspicio è che il suo utilizzo futuro (e immediato) azzeri ritardi e questa fin qui evidente occasione sprecata.

r.i.

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