Sarà l’Agenas, Agenzia per i servizi sanitari regionali, a stimare il fabbisogno di prestazioni radioterapiche per i molisani. «In questo modo potremo ricalcolare il budget per il Gemelli Molise correggendo il tiro per evitare che ci siano problemi, magari – se sarà necessario – riducendo la parte prevista per i pazienti extraregionali e ampliando invece la quota per i regionali», spiega il presidente Donato Toma, commissario della sanità, a margine della riunione a Roma del Tavolo Lea.
La riunione del Tavolo di monitoraggio sui Lea coordinata dal neo direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero, Stefano Lorusso, ha fatto il punto su una serie di questioni in sospeso, lavori in corso per essere più chiari, relative alla sanità molisana. Per esempio il punto nascita del San Timoteo di Termoli. In linea col pronunciamento della magistratura amministrativa, che per la chiusura del reparto (che non raggiunge il numero minimo di parti annui prescritto dalle linee guida nazionali) ha indicato la strada di un exit stategy che metta in sicurezza le partorienti – con l’elaborazione quindi di percorsi e destinazioni alternativi e il relativo trasporto in emergenza – l’Asrem ha redatto un documento organizzativo inviato alla struttura commissariale qualche mese fa. I tecnici ministeriali ieri hanno chiesto a Toma, che ha partecipato al confronto insieme al sub Giacomo Papa, aggiornamenti sul punto. Roma quindi insiste: quell’unità va disattivata. «Abbiamo la relazione dell’Asrem come base per il provvedimento e stiamo predisponendo un decreto», riferisce a Primo Piano il governatore.
La vicenda della radioterapia è più complessa ed è scoppiata il 2 settembre, in piena campagna elettorale. I vertici del Gemelli quel giorno in conferenza stampa spiegarono che il budget assegnato al centro per le prestazioni radioterapiche a pazienti molisani era in via di esaurimento e che quindi dal 1 ottobre, in assenza di una deroga commissariale a sforare il tetto di spesa, avrebbero dovuto sospendere il servizio. Seguirono subito le rassicurazioni di Toma: non ci sarà alcuno stop, a Roma ho chiesto una deroga e in mancanza di questa abbiamo un piano B. Piano B che poi lo stesso commissario ha messo nero su bianco in una nota al Gemelli, chiedendo di bloccare tutte le altre prestazioni ambulatoriali e orientare sulla radioterapia le relative quote di budget. Questo provvedimento è stato parzialmente sospeso dal Tar, l’udienza cautelare collegiale è in programma il 5 ottobre. Il presidente del centro, Stefano Petracca, ha garantito che comunque si continuerà a erogare il servizio. Ma la questione, riguardando i pazienti oncologici, è complessa e molto delicata. Toma punta quindi a risolvere il rebus del fabbisogno anche per evitare che si ripetano situazioni di stallo come quella attuale. Entro una settimana, spiega, Agenas consegnerà alla Regione la sua stima. Questo è l’impegno preso.
Ministero e Agenzia si sono detti anche disponibili, aggiunge il presidente, a coadiuvare lo staff della Regione che si occupa dei controlli sull’appropriatezza delle prestazioni rese dai privati convenzionati. Infine, entro i primi di ottobre il commissario conta di inviare al tavolo tecnico la bozza del nuovo programma operativo 2022-2024. «Manca solo un parere dell’advisor ma il documento è completo. In queste settimane abbiamo infatti continuato a occuparci delle priorità per il Molise».

ppm

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