Un altro ottimo punto conquistato dal Termoli sul difficile campo del Fano, ex primo della classe. Come d’altronde accaduto otto giorni fa ad Avezzano. Insomma, due trasferte che sulla carta avrebbero potuto affossare la squadra di Esposito che invece esce rafforzata e pronta a mettere le mani sui primi tre punti pieni domenica prossima. Una gara di sostanza, di qualità, si è saputo soffrire.
La partita sembra prendere subito una piega precisa con la partenza veemente dei padroni di casa che dopo una ventina di secondi si proiettano in attacco ma non sorprendono la difesa ospite. Mister Esposito punta forte su Defendi e Carnevale in zona offensiva, fiducia a Baldè e Smajlaj. Dall’altra parte Mosconi vuole mantenere la leadership della classifica acquisita la settimana scorsa. L’equilibrio la fa da padrone nel primo quarto d’ora di gioco, il match è piacevole per i tifosi accorsi allo stadio. Il vantaggio amaranto giunge al minuto 24: Brunetti viene servito in area e con la complicità di una deviazione riesce a mettere fuori causa Merelli per l’1-0 di marca marchigiana. Ma i giallorossi, rinvigoriti ormai da quasi un mese, reagiscono immediatamente e due minuti più tardi colgono il pareggio. Carnevale, capocannoniere del girone F, si incarica della battuta di un calcio di punizione, traiettoria precisa e velenosa che lascia immobile il portiere Bizzini per l’1-1. Le squadre lottano molto in mediana senza tuttavia affondare altri colpi fino al riposo, se si fa eccezione per l’iniziativa Severini-Niang che però termina con la conclusione alta del numero 11 dell’Alma.
Ripresa. Le occasioni latitano a farsi vive, le emozioni sono sicuramente più rare rispetto alla prima frazione. Ma sono i termolesi a provarci di più andando anche vicino al possibile sorpasso. Cecconi, neo entrato, sfiora il 2-1 ma nulla da fare. A cinque minuti dalla fine Schiaroli viene espulso e gli adriatici chiudono in superiorità numerica. Si può provare a vincere. Peccato che proprio al 90’ l’arbitro espelle anche Corcione per i molisani ristabilendo così l’equilibrio in campo. Dieci contro dieci nel recupero in cui però non succede più nulla per un pareggio tutto sommato giusto.

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