Il premier Matteo Renzi ha presentato ieri il piano sulla banda larga: “Qui abbiamo i sindaci che rappresentano i territori che per primi usufruiranno di un progetto che Enel insieme ad alcune importanti aziende private andranno a realizzare in 224 città. Il tema è banda larga ovunque”.

“L’Italia – ha detto – ha come obiettivo da qui al 2020 coprire il 100% a 30 mega bps mentre l’obiettivo è arrivare al 50% di abbonamenti che arrivino a 100 mega bps”.

A Roma, non alla conferenza stampa ma impegnato nei briefing operativi ‘dietro le quinte’, il vice presidente della Regione Vittorino Facciolla. Che ha definito quella di ieri una giornata romana utile. Soddisfatto perché il Molise, insieme all’Abruzzo, partirà fra i primi. È infatti già pronto il pacchetto di risorse: 20 milioni del Psr, poi i fondi Fesr per un totale di circa 30 milioni, a cui si aggiungerà una quota del governo nazionale. Tre milioni del programma di sviluppo rurale sono già stati trasferiti a Roma a dicembre. Le tre città molisane – Campobasso, Isernia e Termoli – hanno già la banda larga, hanno già realizzato l’investimento. Restano da coprire altri 133 comuni.

“Il 29 aprile, giorno in cui abbiamo organizzato un grande evento per i 30 anni di internet centrato su Pisa, partiranno le prime gare per i cluster C e D, dove gli operatori faranno la gara e vinca il migliore”, ancora le parole del primo ministro Renzi.

“Entro il 29 aprile – così invece Facciolla su Facebook a margine degli incontri nella Capitale -, grazie ai fondi dell’agricoltura, si pubblicherà il bando di gara per la fornitura della banda ultra larga in favore di tutti i comuni della Regione Molise. Una di quelle giornate – non ha nascosto l’orgoglio – in cui sentirsi leggero è uno stato dell’animo e non una banale ma diretta conseguenza dell’inedia”.

La prossima settimana, ha spiegato Facciolla raggiunto al telefono, la delibera di accordo con la presidenza del Consiglio dei ministri. La gara sarà bandita con l’Abruzzo per essere più appetibile sul mercato. “Chi vincerà non realizzerà solo l’ultimo miglio, ma dovrà anche gestire la rete e pagare un canone alla Regione”, ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura. Subito dopo la delibera e la firma dell’intesa, partiranno gli incontri con i Comuni.

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