Domani ci sarà l’ennesima seduta del Consiglio regionale dedicata all’esame del ddl che istituisce l’Egam. Michele Durante, esponente di Possibile e presidente del Consiglio comunale di Campobasso, coglie a proposito l’allarme lanciato dalla Coldiretti: il Po è in magra come ad agosto con le falde mai così asciutte negli ultimi 20 anni.
Un dato, dice Durante, che invita a riflettere su cosa succederebbe se, in una situazione del genere, il servizio idrico fosse affidato ad un privato.
«Nella prossima stagione estiva si presenterà il problema dell’irrigazione dei campi e, in una situazione di piena emergenza idrica, cosa accadrebbe – si chiede Durante – se il servizio idrico, dalla sorgente al rubinetto, fosse privatizzato? In uno scenario del genere, quali saranno i costi da sostenere? La conseguenza di tutto questo potrebbe essere la distruzione dell’intero settore agricolo a causa del riscaldamento globale che oggi si presenta drammatico, ma in futuro lo sarà ancora di più. Inoltre, l’importo delle bollette idriche salirà alle stelle con la conseguente impossibilità di avere accesso al bene primario che innescherà una lotta per l’acqua a pagamento. Si tratta di questioni rilevanti – conclude – di cui il Consiglio regionale dovrà tener conto quando sarà chiamato ad esprimersi sulla costituzione dell’ente che dovrà gestire le acque molisane: la privatizzazione del servizio sarebbe una conseguenza drammatica per tutti».

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