Il primo EcoForum del Molise si è svolto ieri presso la Camera di Commercio di Campobasso. L’iniziativa è stata organizzata da Legambiente in collaborazione con l’ente camerale e ha avuto come obiettivo quello di stimolare il dibattito sull’economia circolare, settore che nel Molise stenta ad avviarsi a causa della mancanza di leggi regionali ben definite.
Durante l’evento sono stati premiati i ‘Comuni ricicloni’, cioè quelli che si sono distinti per le elevate percentuali di raccolta differenziata (pari o superiori al 65%).
Tra i presenti al tavolo dei lavori, il governatore della Regione Molise Donato Toma, la presidente di Legambiente Molise Manuela Cardarelli, il presidente della Camera di Commercio del Molise Paolo Spina, il vicepresidente dell’Anci Molise Donato D’Ambrosio, Rossana Colecchia di Arpa Molise, Francesca Cuna della Camera di Commercio – progetto Symbi, l’amministratore di European work and project (Ewap) Enzo Vergalito e il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.
In Molise, i dati della raccolta differenziata sono in crescita rispetto al 2016, ma nei grandi centri abitati le percentuali sono ancora da migliorare: Campobasso è solo al 13,6%, Termoli al 33,1% e Isernia al 52,3%. Sono percentuali che ancora non corrispondono agli obblighi normativi.
«Nel 2017, nonostante gli investimenti operati dalla Regione Molise tramite il programma attuativo regionale (Par), le percentuali di raccolta differenziata non sono ancora soddisfacenti – ha dichiarato Manuela Cardarelli -. Auspichiamo un miglioramento della percentuale del 30,7%, considerato che negli ultimi anni c’è stato un incremento di comuni che hanno puntato ad una raccolta differenziata ben organizzata e puntuale, che ha visto protagonisti non solo i cittadini attenti, pazienti e scrupolosi, ma anche le amministrazioni che hanno saputo gestire un cambiamento di abitudini a dir non poco facile. In compenso però – continua Cardarelli – diversi comuni sono fermi a percentuali minime o addirittura pari allo zero, con amministrazioni che tengono poco in considerazione l’obbligo normativo che prevede una percentuale di raccolta differenziata minima pari al 65% entro il 2012».
Il Parlamento europeo ha approvato ad aprile 2018 il Pacchetto dell’economia circolare che prevede la riduzione della produzione di rifiuti. Per il Molise, il progetto europeo Symbi (Simbiosi industriale per la crescita regionale sostenibile e una efficiente Economia circolare delle risorse), partito ad aprile 2016, si è proposto per raggiungere gli obiettivi del Pacchetto europeo entro aprile 2021. Ma cos’è la simbiosi industriale? Lo ha spiegato Francesca Cuna: «La simbiosi industriale è un processo che riguarda l’interazione tra l’ambiente, l’economia e l’industria e promuove la condivisione dei materiali per minimizzare gli sprechi, seguendo l’esempio di un ecosistema naturale dove tutto viene riutilizzato». Quindi i rifiuti di un’impresa diventano materie prime per un’altra.
Oltre alle istituzioni, per avere una vera e propria rivoluzione culturale bisogna che i giovani siano i primi ad avere un atteggiamento diverso rispetto l’ambiente e tutelarlo. «L’ambiente deve essere una rivoluzione come lo sono stati gli smartphone – ha affermato Donato D’Ambrosio -. Bisogna avere un nuovo approccio verso i rifiuti e noi amministrazioni dobbiamo premiare le famiglie più attente e brave a riciclare, ad esempio diminuendo le tasse della Tari. Ma la vera sfida culturale è: fare la raccolta differenziata solo in sé per sé oppure tenendo conto dell’ambiente? Bisogna avere la capacità di capire il perché c’è bisogno di differenziare i rifiuti e imparare, soprattutto, che la vera differenziata è produrre meno rifiuti possibili. La vera forza sono i giovani».
Il dato regionale della differenziata in Molise è del 30,72%, al 19° posto della classifica nazionale per la raccolta differenziata, sopra soltanto alla Sicilia. «Una percentuale che non ci vede ai primi posti nella classifica nazionale – ha spiegato Rossana Colecchia – e quindi il Molise deve lavorare molto per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano di gestione dei rifiuti: cioè raggiungere il 50%. Alcuni Comuni hanno avviato da poco la raccolta differenziata, quindi per quest’anno, per il 2018, aspettiamo un aumento della percentuale e speriamo che tenderà a salire nei prossimi anni. L’Arpa Molise, per il catasto dei rifiuti, ha fatto una convenzione con l’Arpa Lombardia per la gestione dell’applicativo web ‘Orso’ (Osservatorio rifiuti sovra regionale). ‘Orso’ è il programma che ci dà una percezione in tempo relativamente reale della produzione dei rifiuti nella regione a seconda delle scadenze che vengono fissate da noi che siamo gli operatori del catasto dei rifiuti. Possiamo essere di valido aiuto per la Regione che ha la possibilità di verificare l’andamento della raccolta differenziata e quindi di fare delle azioni correttive nel corso della produzione dell’anno di gestione dei rifiuti».
Ha concluso i lavori il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani: «L’economia circolare nel nostro Paese è già una realtà in diversi territori grazie al lavoro prezioso di istituzioni, società pubbliche e aziende private virtuose. Ma per far decollare il settore serve la volontà politica delle amministrazioni locali, primo anello della catena dell’economia circolare, ed è fondamentale rimuovere gli ostacoli non tecnologici ancora presenti nel nostro Paese. Bisogna realizzare dei fondamentali impianti di riciclo, a partire da quelli per trattare l’organico come di digestori anaerobici con produzione di biometano, e queste sono questioni che vanno affrontate una volta per tutte per voltare pagina in tutto il territorio nazionale. Solo così riusciremo a mantenere una leadership europea sull’economia circolare conquistata grazie ad alcuni attori visionari e coraggiosi che ora devono essere affiancati da tutti gli altri che ancora non hanno imboccato la strada dell’innovazione e del futuro, nel Molise come nel resto d’Italia».

Ecco i Comuni ricicloni premiati:
• San Felice del Molise
• Montagano
• Petrella Tifernina
• San Martino in Pensilis
• Colli al Volturno
• Vinchiaturo*
• Cercemaggiore*
• San Giuliano del Sannio*
• Cercepiccola*
• Matrice*
• San Biase*

*Comuni ‘RifiutiFree’: oltre alla raccolta differenziata hanno una bassa produzione di Rur (rifiuti indifferenziati), cioè non superano i 75 chili pro capite.

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