I negozianti attaccano e il sindaco si difende. “Con i commercianti di Piazza Pepe c’era una convenzione, avevamo fatto un patto: io riapro l’area alle auto e loro avrebbero dovuto occuparsi dell’arredo urbano, della videosorveglianza e del verde pubblico. Insomma avrebbero dovuto occuparsi del rilancio dello slargo e invece a un anno, o forse anche più, da quando ho concesso la riapertura al traffico e fino ad ora non mi sembra sia successo molto, per non dire nulla”. È piuttosto diretto il sindaco di Campobasso e sulla decisione di impedire l’accesso delle auto sull’antico lastricato non ci gira troppo intorno e va subito al nocciolo del discorso, anche se così facendo significa mettersi contro diversi commercianti, gli stessi che la sua ultima decisione proprio non l’hanno digerita. “Perché – continua Di Bartolomeo – non hanno fatto sentire la loro voce quando proprio su quella piazza, davanti ai loro occhi, le associazioni ambientaliste hanno manifestato il loro dissenso? Perché sono rimasti in silenzio quando i residenti dell’area hanno sollevato la protesta per chiedere che la zona tornasse pedonale? Loro sono rimasti muti e io, in questo lungo anno e mezzo, mi sono dovuto sorbire le critiche di mezza città, e soprattutto quelle degli estremisti che di vedere le auto sotto la cattedrale non ne volevano sapere. Avessero rispettato la convenzione avrei lasciato la piazza così come era fino a qualche giorno fa, e invece non l’hanno fatto”. E il braccio di ferro continua.

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