Né vino né superalcolici, ma almeno la birra sì. Quella si potrà bere allo stadio. Anche se l’ultima parola sull’indirizzo dell’Aula spetta al sindaco Battista. C’è voluta un’intera ‘seconda convocazione’ di Consiglio comunale per approvare prima l’emendamento e poi la mozione stilata dai rappresentanti dei Cinque Stelle a Palazzo San Giorgio “sulla somministrazione di bevande aventi contenuto alcolico inferiore a 21 gradi nell’ambito degli impianti sportivi”. Tutto nasce dalla contrapposizione dell’articolo 5 del comma 2 della legge 287/91 rispetto all’ordinanza sindacale che dispone il divieto di somministrazione di bevande negli esercizi operanti nell’ambito degli impianti sportivi anche se di contenuto alcolico inferiore al 21 per cento del volume. “La vecchia ordinanza così come è concepita – ha esordito Cretella – è illegittima perché quella del primo cittadino può essere solo un provvedimento preso d’urgenza e in casi eccezionali. Ma ormai questo provvedimento è vecchio e sono anni che i tifosi hanno dimostrato di essere tranquilli. Non vedo dunque nessun provvedimento di urgenza. Chi vuole ubriacarsi e combinare disastri allo stadio non c’è bisogno che beva una lattina di birra sugli spalti, basta scolarsi bottiglie di vino prima di entrare in campo e il gioco è fatto. Credo che il sindaco non possa entrare in questa faccenda, la competenza dovrebbe essere delle forze dell’ordine o della prefettura”. “Il tema dell’alcool va affrontato in modo molto più approfondito perché è una piaga più pericolosa della droga. Occorre fare un ragionamento molto più allargato, ma sono convinto che i controlli andrebbero fatti prima di entrare allo stadio”. Alla fine, dopo qualche ora di discussione, la mozione è passata con 14 voti a favore e 3 contrari e 4 astenuti. Michele Durante di Possibile pur restando in aula non ha partecipato al voto.

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