“Come sindaco di Campobasso ed insieme a tutto l’esecutivo di Palazzo San Giorgio abbiamo deciso di mantenere basso il livello di tassazione”. Antonio Battista rassicura così i cittadini del capoluogo. A livello nazionale il totale delle famiglie che beneficerà dell’eliminazione della Tasi è di 19.536.820. Invece, nella città capoluogo, considerando i dati dello scorso anno, saranno esenti dal pagamento quasi 18mila persone che in media, nel 2015, hanno versato 113,40 euro per un totale Tasi di 4.077.163,83 euro. Per quanto concerne invece l’esenzione Imu per i terreni agricoli, gli utenti della provincia di Campobasso andranno a risparmiare più di 41 milioni e mezzo di euro.

“Stiamo facendo il possibile – insiste Battista nel suo resoconto – per migliorare la qualità della vita dei nostri residenti attraverso una seria politica di tagli delle spese, il recupero di nuove forme di finanziamento, l’abbattimento dell’evasione e non da ultimo attraverso un attento piano di investimenti che ci permetterà di rendere ancora più bello, accogliente e vivibile il capoluogo che mi auguro possa diventare anche una città in grado di attirare sempre più residenti e imprenditori”.

Il primo cittadino rivendica le scelte della sua coalizione che ha approvato il bilancio (con 16 sì) e posto le basi per la programmazione dello sviluppo del capoluogo. Ma nella seduta dedicata al documento contabile è stato impossibile non notare il cortocircuito avvenuto tra i banchi del centrosinistra. “C’è un consigliere che ha lavorato contro la maggioranza e ora non posso più far finta di niente”, il sassolino che si toglie dalla scarpa Battista. “L’opposizione fa legittimamente l’opposizione, ma se la maggioranza fa anche l’opposizione – lo sfogo del sindaco – significa che non sta lavorando per governare e fare il bene della città. Noi siamo stati eletti e abbiamo responsabilità di governo, ma non tutta la maggioranza dimostra di avere questa consapevolezza. E’ arrivato il momento che qualcuno faccia chiarezza sulla sua presenza in maggioranza”. Forse una verifica degli equilibri della maggioranza di Palazzo San Giorgio non è più rinviabile.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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