Le notizie sul futuro degli autisti Seac non sono per nulla rassicuranti. La settimana scorsa i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione ad oltranza dopo che l’incontro con l’azienda che gestisce il trasporto su gomma in città si è concluso con l’ennesima fumata nera. Sono 10 gli autisti a rischio licenziamento: il taglio operato dal Comune di Campobasso di circa 170.000 chilometri annui di percorrenza degli autobus (passati da 1.088.000 a 920.266,67 ha ‘costretto’ l’azienda a rivedere l’assetto organizzativo con la conseguente riduzione del personale. A settembre i lavoratori – la maggior parte con più di 15 anni di servizio alle spalle e con un’età superiore ai 50 anni, dunque «difficilmente ricollocabili», fanno sapere i sindacati – potrebbero finire in mezzo alla strada, a meno che non si trovi una soluzione nel tavolo di conciliazione convocato domani mattina dal sindaco di Campobasso Antonio Battista. Nessuno azzarda ipotesi alla vigilia, le sigle sindacali di Faisa Cisal, Fit Cisl, Ugl e Uilt restano scettiche, ma avvertono: «Con questo taglio al personale a rimetterci saranno anche i cittadini, a cui non verrà più erogato un servizio essenziale». E annunciano battaglia: «Se non si dovessero trovare soluzioni siamo pronti ad incrociare le braccia».
Intanto ieri pomeriggio c’è stato un incontro tra l’assessore alla Mobilità del Comune di Campobasso Francesco De Bernardo e il numero uno del Cda della Seac Costantino Potena. Al tavolo erano presenti anche i dirigenti di Palazzo San Giorgio Iacobucci e Iacovelli, e, per l’azienda di trasporto, i legali Greco e Di Pardo. L’esponente della Giunta ha convocato le parti per sottoporre all’attenzione dell’azienda un elenco di soluzioni in grado di ottimizzare il servizio e, allo stesso tempo, rispondere alle esigenze degli utenti che, lo scorso giugno, si sono visti tagliare corse essenziali come l’Uno Rosso e l’Uno nero. L’ipotesi avanzata da De Bernardo è il frutto delle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, una sorta di sondaggio fatto nel corso di questi ultimi mesi per capire dai diretti interessati quali siano le linee maggiormente utilizzate e i quartieri più penalizzati dalla riduzione delle corse. I chilometri da percorrere, da qui fino alla fine dell’anno, sono circa 250mila: sulla scorta di questi numeri l’assessore ha proposto un piano che mira a ridurre le linee, aumentando però il tempo di percorrenze e le fermate di alcune corse, in modo da servire più zone con un unico autobus. Insomma, eliminare i doppioni e garantire un servizio migliore con costi inferiori. Proposte che sono state dichiarate irricevibili dalla Seac. Un ‘rifiuto’ che surriscaldato, e non poco, il clima al Comune. Alla fine della riunione, però, il compromesso è stato trovato: la Seac, che dal 12 settembre riattiverà l’orario invernale secondo il ‘piano’ stilato dall’azienda, si è impegnata ad accogliere le proposte avanzate dal Comune e dall’assessorato alla Mobilità, ed entro il 15 ottobre si arriverà ad una nuova organizzazione del servizio, tenendo conto delle esigenze della cittadinanza.

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