Sulla sua scrivania è arrivata la comunicazione – per nulla rassicurante – del procuratore D’Angelo scaturita dalle oltre 7mila pagine di relazioni effettuate dalla Squadra Mobile e dagli esperti nominate dalla Procura. Una sintesi che parla chiaro: la maggior parte delle scuole della provincia non è sicura. Un allarme che non ha lasciato indifferente il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico: «Il procuratore mi ha manifestato la sua preoccupazione che ovviamente condivido – ha detto – ma come ho ribadito, non c’è una competenza specifica del prefetto in materia, anche perché discutiamo di immobili di proprietà degli enti territoriali, quindi Comuni e Provincia. Dunque – evidenzia – non può essere il prefetto responsabile della staticità sismica delle scuole. Ovviamente colgo l’appello del procuratore e colgo la sua preoccupazione, non mi sono sottratta a quella che è una fattiva collaborazione istituzionale. Dunque segnalerò ai Comuni e alla Provincia la necessità che su questi aspetti venga fatta chiarezza e sensibilizzerò affinché intervengano su queste tematiche che tanto interessano la comunità molisana. Domani (oggi) sarò a San Giuliano di Puglia non posso non essere fortemente convinta che questo lavoro di sensibilizzazione devo farlo e lo farò volentieri». Ma al di là di un’attività di sensibilizzazione, servirebbero azioni concrete, ovviamente da parte di sindaci e presidente della Provincia, per fronteggiare un’emergenza che ormai è sotto gli occhi di tutti. Sono 196 gli edifici che la procura ha studiato ed esaminato. Di quelli analizzati il 5 per cento è privo del certificato di collaudo. Il 12 per cento è attualmente inutilizzato, il 38 per cento degli edifici ha conseguito l’adeguamento sismico, il rimanente 50 per cento rappresenta invece la percentuale di strutture per le quali si deve ancora raggiungere l’adattamento sismico. Delle 196 scuole prese in esame, 86 edifici utilizzati non sono adeguati. Di queste, il 17 per cento non è stato oggetto di alcun intervento strutturale di mitigazione del rischio pur avendo una vulnerabilità elevata. L’11 per cento ha un valore di adeguatezza molto al di sotto del 65 per cento. Il 17 per cento ha un valore dell’adeguatezza minore dell’80 per cento. Il 13 per cento ha un valore medio di vulnerabilità con o senza intervento. Il 42 per cento ha un valore basso di vulnerabilità con o senza intervento. Insomma, numeri per nulla rassicuranti.

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