Uno spazio che pone di nuovo al centro della scena il cittadino affinché non subisca più passivamente le decisioni prese “dall’alto” ma torni ad essere protagonista della vita politica e sociale del proprio territorio: questo lo scopo della Casa del popolo, la struttura inaugurata domenica e presentata ieri mattina in via Gioberti 20 (stradina adiacente il passaggio a livello) a Campobasso.
Si tratta di uno spazio di auto-organizzazione sociale auto-gestito dai volontari dell’associazione culturale che mira a sostenere famiglie e cittadini in difficoltà in cui sarà possibile interagire con professionisti, chiedere informazioni e svolgere attività di interesse culturale. Tanti, infatti, i servizi offerti che saranno attivi già a partire da settembre: sportello di ascolto socio-sanitario, sportello anti-sfratto per il diritto all’abitare, sportello migranti, doposcuola popolare, camera del lavoro precario, sportello sindacale e Caaf dell’Unione sindacale di base e Legal team (quest’ultimo operativo già dalla prossima settimana ndr).
Ad illustrare scopi e finalità della struttura la responsabile Chiara Santone: «In questo momento viviamo una politica ‘urlata’ che ha poco a che fare con le vere esigenze del territorio e della cittadinanza. Abbiamo pensato dunque di mettere a disposizione di tutti un posto in cui si faccia realmente comunità partendo dal basso, ossia da una linea orizzontale che coinvolga tutti e che, attraverso il mutualismo, metta in risalto quelle che sono le esigenze del territorio. Negli ultimi anni la politica ha guardato poco a tematiche centrali quali il lavoro precario, la drammatica situazione sanitaria o agli aspetti legati alle vertenze, moltissime in Molise, per cui abbiamo pensato di creare anche uno sportello specifico per dare aiuto a chi non ha un lavoro o si ritrova ad affrontare uno sfratto. Pensiamo dunque che la cittadinanza non debba più accettare passivamente le politiche dall’alto ma che debba partecipare attivamente, in un ambito democratico, alle scelte che riguardano i nostri territori come ad esempio l’attenzione all’ambiente. Negli ultimi anni abbiamo collaborato anche con le brigate di solidarietà attiva in merito ad alcune grandi opere che riteniamo inutili, dannose e uno spreco di denaro pubblico mentre invece i nostri territori vivono una situazione di totale abbandono. Una situazione gravissima riguarda anche la messa in sicurezza delle scuole e di tutte quelle strutture che fanno comunità ed è per questo che la Casa del popolo di Campobasso ha deciso di aprire uno spazio in cui convergere ed affrontare insieme tematiche di interesse comune».
«Gli effetti della crisi colpiscono vari settori. Uno dei problemi impellenti, del quale ci siamo spesso occupati, riguarda gli sfratti e dunque la negazione del diritto all’abitare – commenta Italo Di Sabato – crediamo sia opportuno da parte della politica rifinanziare la legge 431 per dare letteralmente una boccata d’ossigeno a chi ha perso il lavoro o a chi non è più nelle condizioni materiali di poter sostenere un affitto. Inoltre sono fermi da più di 2 anni 320mila euro stanziati dal governo come fondo per la morosità incolpevole. Rivedere queste condizioni significherebbe compiere piccoli passi che però possono dare un aiuto concreto a queste famiglie».
Presente anche l’avvocato giuslavorista Caterina Ciaccia che guiderà il Legal team che si occuperà principalmente delle istanze dei lavoratori precari.
Tra gli sportelli che verranno attivati a settembre anche quello sindacale e Caaf dell’Usb – per dare assistenza fiscale e vertenziale ai cittadini – guidato da Sergio Calce.
Ma all’interno dello spazio sarà possibile anche impiegare il proprio tempo in attività di “qualità” attraverso laboratori artistici, musicali, teatrali, fotografici, corsi di autodifesa per le donne, presentazioni di libri e cineforum.
In tal senso la Casa del popolo si è già attivata su un tema molto attuale al quale darà ampio spazio il prossimo 26 luglio. «Giovedì – spiega Santone – presso la nostra sede si terrà un confronto pubblico sul tema dell’imminente Molise pride al quale seguirà la proiezione del docu-film “Pride”. Abbiamo deciso di affrontare questa tematica perché pensiamo che una Casa del popolo debba ribadire e rivendicare i diritti di tutti e pensiamo che la partecipazione dei cittadini non solo sia necessaria ma sia stringente per far capire alla politica che queste tematiche hanno bisogno di nuovi dibattiti, perché, in una regione come il Molise, poco si parla dei diritti delle persone lgbt e di tutte quelle persone che da sempre hanno ricevuto poca attenzione da parte della politica».
SL

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