Ancora polemiche sulla differenziata nel quartiere Cep di Campobasso. Stavolta a segnalare le difficoltà sull’avvio della buona pratica predisposta dall’Amministrazione comunale, in concomitanza con la Sea, un 78enne del quartiere che lamenta le difficoltà legate allo spostamento dei secchi, soprattutto per i residenti più anziani. «Nella nostra zona le palazzine sono vecchie e sprovviste di ascensori e ogni volta salire e scendere tre o quattro piani con secchi carichi in mano, come quello dell’organico, è molto difficoltoso».
Con l’introduzione della differenziata, infatti, ai cittadini sono stati assegnati 7 secchi: plastica, vetro, carta, secco, rifiuto urbano e 2 per l’organico.
Tre i secchi condominiali (quelli grandi da 40 litri), rispettivamente plastica, vetro e carta, serrati con il sistema di chiusura antirandagismo e assegnati ad ogni portone. Ogni condomino possiede la chiave di quelli grandi. I più piccoli invece vengono tenuti in casa e svuotati di volta in volta.
«Si poteva seguire l’esempio di altre città – suggerisce il signor Pinelli – ossia posizionando non 3 ma 5 secchi condominiali – con l’aggiunta dell’organico e del secco – in modo tale da permettere anche a chi non ce la fa di gettare i rifiuti senza portarsi dietro ogni volta il peso dei secchi».
Il problema più volte sollevato anche da altri residenti riguarda l’ecocalendario e la possibilità di conferire solo tre giorni a settimana (lunedì – giovedì – sabato) i rifiuti organici. Quindi se uno dei residenti cucina ad esempio del pesce martedì sarà costretto a tenerselo in casa fino a giovedì. «Questo è un grande problema – prosegue il signor Pinelli – soprattutto nel periodo estivo visto che fa caldo e gli odori che emanano residui organici, come il pesce, invadono tutto l’appartamento».
Ecocalendario a parte si moltiplicano inoltre i casi di rifiuti selvaggi abbandonati in zona ma anche nei vicini quartieri dopo la rimozione dei bidoni dell’indifferenziata per strada. A questi si aggiungono inoltre i rifiuti di chi consuma bibite e roba da mangiare in attività come pizzerie al taglio e bar, visto che i bidoni esterni sono chiusi a chiave. Insomma, tra strumenti limitati e scappatoie messe in atto dai furbetti, la differenziata sembra proprio non decollare nel quartiere Cep.

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