Ennesimo episodio di degrado a Campobasso. A segnalarlo un cittadino che ieri mattina ha trovato una siringa abbandonata in via Ferrari, nella zona della movida. Forse qualcuno, la notte precedente, ha pensato bene di disfarsene semplicemente gettandola a terra, incurante del fatto che quella è una zona molto trafficata e abitata anche da bambini.
Cresce dunque l’indignazione per i casi, sempre più frequenti, di abbandono di siringhe, sintomo evidente della crescita del fenomeno della tossicodipendenza nel capoluogo.
Solo qualche giorno fa era stata segnalata la presenza di diverse siringhe gettate a terra senza il tappo protettivo al di sotto del ponte che collega Vazzieri a San Giovanni. Un posto utilizzato come giaciglio di fortuna probabilmente anche da clochard o dagli stessi tossicodipendenti data la presenza di coperte e rifiuti.
Altri casi simili sono quelli relativi al capannone in via Manzo, tristemente ribattezzato dagli abitanti del quartiere “casa del crack”, successivamente passato al setaccio dalla Polizia che ha segnalato la situazione al Comune, il quale ha poi ha apposto i sigilli al prefabbricato.
O ancora il caso del “bunker” in via Friuli, area a due passi dalla scuola Jovine, che da anni versa in stato di abbandono e degrado, rimesso a nuovo dai volontari e dall’associazione di quartiere.
Insomma, quello della tossicodipendenza resta un fenomeno preoccupante in città. Oltre all’incremento di controlli da parte delle autorità preposte, i cittadini chiedono anche l’attivazione delle famose telecamere, annunciate lo scorso anno dall’amministrazione. Grazie agli “occhi elettronici”, infatti, forse sarebbe più facile individuare tali soggetti o, ancor meglio, si creerebbe un deterrente per casi come questi.

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