Gli ingegneri del Nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco insieme agli inquirenti hanno effettuato un altro sopralluogo nel primo pomeriggio di ieri. Proseguono dunque le indagini per stabilire le cause del crollo del solaio dell’ex deposito Enel e nelle prossime ore la Procura deciderà se sequestrare l’immobile. Ma ad interessare la cittadinanza e soprattutto la famiglia Di Biase, proprietaria dello stabile, è la decisione sugli interventi per mettere in sicurezza l’intera zona. Due le ipotesi al vaglio: abbattimento o ristrutturazione. La prima ipotesi era quella caldeggiata dall’impresa Di Biase che aveva presentato un progetto di demolizione e ricostruzione, fedele all’impianto originario, bloccato dalla Soprintendenza prima e poi dal Tar che ha respinto il ricorso.
Ma intanto a due giorni dal crollo e dopo la chiusura di via Gazzani e di parte di via Monsignor Bologna, ieri la città ha subito una vera e propria paralisi. Traffico in tilt, soprattutto nelle prime ore della mattinata: il tratto più critico, dove si sono formate lunghe code di autobus e camion, è la discesa di via Trivisonno. Da lì transitano tutti i mezzi provenienti da Porta Napoli, via Principe di Piemonte e da Ferrazzano e Mirabello, e che, non potendo più costeggiare il vecchio Romagnoli per raggiungere il centro, sono stati dirottati in viale Manzoni. La zona dei licei e dell’Università, per intenderci, e dunque già ‘intasata’ in condizioni normali. Per questo Palazzo San Giorgio è corso ai ripari ed ha approntato alcune modifiche alla viabilità.
«Da stamattina, a partire dalle ore 7- rende noto l’assessore alla Mobilità Francesco De Bernardo – sarà possibile parcheggiare nell’area dell’ex Romagnoli – Curva Sud – entrando da via Trivisonno, da via Monsignor Bologna e viale Manzoni. Per uscire dal parcheggio si utilizzerà via Albino in direzione via Scatolone. Per chi entra a Campobasso da Porta Napoli al semaforo potrà girare a sinistra verso Piazza Falcone e Borsellino per poi proseguire su via Elena e svoltare su Via Scatolone. Questi i primi interventi di modifica alla viabilità in attesa di conoscere i tempi per avere di nuovo a disposizione l’intera Via Monsignor Bologna fino a via Gazzani».

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