«Nei confronti dell’agente penitenziario che ha puntato la pistola alla fronte del detenuto, svolti gli accertamenti necessari, saranno immediatamente presi i provvedimenti del caso». Così Francesco Basentini, capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, nella serata di mercoledì commentava il video che riprendeva i momenti immediatamente successivi alla cattura di un detenuto che aveva tentato la fuga dall’ospedale di Campobasso dove era stato accompagnato per una visita medica. Immagini che hanno fatto il giro del web, riprese anche dalla testate nazionali. E a stretto giro, i provvedimenti sono stati adottati.
Con un decreto emesso dal capo del Dipartimento, l’assistente capo è stato infatti sospeso dal servizio. Per il periodo della sospensione gli verrà garantito un assegno alimentare pari a metà dello stipendio, oltre agli eventuali assegni per carichi di famiglia. Si è reso opportuno procedere «anche prima che sia esaurito o iniziato il procedimento disciplinare – si legge nel decreto di Basentini – al fine di tutelare immediatamente sia l’ordinato svolgimento dell’attività dell’Amministrazione sia il prestigio, l’imparzialità e l’immagine della stessa».
Nei giorni scorsi il capo del Dap aveva anche espresso la propria gratitudine a un altro agente presente durante la cattura che era intervenuto «con determinazione e fermezza per riprendere l’atteggiamento deplorevole del collega». Parole apprezzate da Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, e dal Garante nazionale delle persone detenute.
Intanto sulla questione sono attesi ulteriori risvolti dopo gli esposti presentati da alcune associazioni e dopo l’informativa della Polizia penitenziaria inviata alla Procura. L’inchiesta chiarirà ogni aspetto.

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