L’11 alle 11. Un numero che Roberto Gravina difficilmente dimenticherà. Ieri mattina, infatti, a quell’ora è stato proclamato sindaco di Campobasso. La commissione elettorale presieduta dal giudice Veronica D’Agnone ha terminato le verifiche dei verbali elettorali certificando il risultato di domenica scorsa: i 16.139 voti che hanno permesso al pentastellato di conquistare lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio, contro le 7228 preferenze ottenute dall’avversaria di centrodestra Maria Domenica D’Alessandro. La cerimonia è stata flash, ma comunque affollata. Nella sala consiliare , oltre ai giornalisti e al padre del neo sindaco, anche i consiglieri Antonio Vinciguerra, Paola Felice, Giovanna Falasca, Pio Bartolomeo e Nicola Simonetti, e molti simpatizzanti del Movimento 5 Stelle (che stanno festeggiando ininterrottamente ormai da 3 giorni).
Terminata la proclamazione Gravina ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali da sindaco partendo dalle ‘manovre’ per la composizione della Giunta: «Sarà composta per il momento da 4 assessori, di cui uno esterno, ma non è detto che non verrà ‘allargata’. Questa sera (ieri) ci sarà il confronto con i consiglieri per trovare la quadra e assegnare le deleghe nel più breve tempo possibile. Ho individuato 4 macroaree, Urbanistica e Lavori pubblici, Bilancio, Ambiente e Sociale che hanno bisogno immediatamente di un assessore, ma una parte di deleghe per il momento le conserverò io».
E poi ci sono delle incombenze da affrontare subito. In primis la festività del Corpus Domini e la sfilata dei misteri che tra meno di due settimane attraverserà la città. «Ho avuto già l’invito per essere a Roma il 13 giugno al tavolo del Consiglio dei ministri per discutere del Contratto istituzionale di sviluppo firmato da Regione e Comuni e dal Governo- ha annunciato Gravina -, non conosco quali progetti sono stati presentati per questo vorrei incontrare Battista per fare una ricognizione».
Nel frattempo è già partito il totonomi degli assessori: per gli interni in pole ci sarebbero il campione di preferenze Simone Cretella (a cui secondo indiscrezioni spetterebbe pure la fascia di vicesindaco) e l’altra consigliera uscente Paola Felice. Tra le new entry si giocano un posto nell’esecutivo Margherita Gravina e Antonio Vinciguerra, entrambi sul podio dei più votati.
Bocche rigorosamente cucite, invece, sul nome dell’assessore esterno. Gravina, sollecitato più volte dalla stampa, non si è sbottonato e pure i fedelissimi mantengono il più stretto riserbo. Una figura tecnica, come annunciato più volte a cui, secondo i rumors, il sindaco vorrebbe assegnare o la delega dell’Urbanistica o quella del Bilancio. Nelle ultime ore erano circolati i nomi di Massimo Romani e Pino Ruta, subito smentite dai pentastellati. Nelle prossime ore, si spera, verrà svelato l’arcano.

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