Movida molesta nel centro storico di Isernia. Una situazione non più sostenibile e, per questo, l’ex assessore regionale Carlo Veneziale ha deciso di presentare un esposto in Procura contro il sindaco Giacomo d’Apollonio e verso ignoti. Non certo per ragioni politiche, ma per chiedere un intervento risolutivo. «Quasi ogni notte, con particolare intensificazione del fenomeno durante il periodo estivo, durante il fine settimana e nei giorni prefestivi – ha scritto l’assicuratore isernino nell’esposto – diverse persone, in particolare giovani, si radunano in Piazza X Settembre e più nello specifico sui gradini che circondano il monumento alle vittime del bombardamento.
Intrattenendosi fino alle prime ore del mattino, costoro tengono ogni tipo di comportamento non consono alle regole della convivenza civile: urlano, diffondono attraverso i propri telefoni cellulari musica ad alto volume, imbrattano con scritte e disegni i muri degli edifici circostanti, urinano e vomitano per strada e sui muri e sui gradini degli edifici circostanti, consumano bevande alcoliche raggiungendo un palese stato di ubriachezza».
Per Veneziale, dunque, si ravvisano evidenti profili di rilevanza penale, tali da richiedere l’intervento delle Autorità competenti.
L’ex assessore chiede alla Procura di indagare contro ignoti per atti contrari alla pubblica decenza, atti osceni, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, danneggiamento, ubriachezza, e per tutti quei reati che dovessero emergere nel corso delle indagini.
Carlo Veneziale, ha chiesto inoltre di verificare se vi siano comportamenti omissivi di rilevanza penale o amministrativa da parte del sindaco d’Apollonio o dei responsabili degli uffici preposti dell’Asrem in merito al mancato rispetto, nel centro storico, delle condizioni igienico-sanitarie necessarie per la tutela dell’incolumità e della salute dei cittadini.
L’ex candidato governatore del centrosinistra si è riservato di costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni materiali e morali subiti in conseguenza delle condotte precedentemente elencate ed ha chiesto che la procura intervenga nella maniera più celere possibile nei confronti di eventuali responsabili per evitare ulteriori e ben più gravi conseguenze.
Movida molesta, ma anche continui episodi di vandalismo nei vicoli della parte antica della città. Nel mirino finiscono auto, arredi, per non parlare dei muri imbrattati con bombolette spray. Gesti, anche in questo caso, che continuano a ripetersi soprattutto nel corso del fine settimana. Numerose le segnalazioni da parte dei residenti che chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Perché si tratta di una situazione che riaccende inevitabilmente i riflettori sui problemi legati alla sicurezza. Per questo da tempo si attende l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Lavori che, a questo punto dell’iter, dovrebbero partire in tempi brevi. La speranza è che le telecamere possano contribuire ad identificare gli autori dei continui raid vandalici e che, al contempo possano fungere in qualche modo da deterrente per i malintenzionati.

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