Quale futuro per il centro storico di Isernia? Continua a chiederselo l’associazione composta da commercianti e artigiani che, ormai da anni, è in prima linea per rilanciare il ‘cuore’ del capoluogo pentro alle prese con mille criticità dovute alla crisi economica e al progressivo spopolamento del borgo. Per questo, anche alla luce dell’annuncio del presidente della Regione Donato Toma, sullo sblocco dell’iter relativo alla riqualificazione di Palazzo Jadopi, viene lanciato un nuovo appello affinché – in tempi brevi – venga convocato un consiglio monotematico.
«Finalmente – affermano i portavoce dell’associazione – dopo anni di nostre pressioni e manifestazioni si inizia un percorso virtuoso che ci auguriamo si concluda nel più breve tempo possibile. La nomina del Rup da parte della Regione (proprietaria dell’immobile dal 2000) è un passo importante per poter utilizzare i 2 milioni e 400 mila euro di spesa previsti.
Avendo dato tempo fa la Regione disponibilità per una destinazione d’uso in accordo con il Comune di Isernia consigliamo che venga aperto un dibattito nella nostra città in merito all’indirizzo e all’obiettivo che si intende perseguire.
Abbiamo notato con piacere che il presidente della Regione ha espresso uguale orientamento, vale a dire l’utilizzo del palazzo storico come centro propulsivo della cultura, dell’arte, dell’istruzione e del sapere.
A tal fine non dovrebbe essere ristrutturato per poi farne un luogo prettamente istituzionale di rappresentanza, ma farlo diventare un luogo di crescita sociale e culturale non solo di Isernia ma dell’intera regione Molise. Potrebbe diventare sede di Accademia delle belle arti in sinergia con il liceo artistico da sempre presente in città, sede di liceo musicale o meglio ancora sede di facoltà universitaria con indirizzo di studi votata alla paleontologia in raccordo con il Museo paleolitico e gli scavi connessi».
Per l’associazione è necessario fare in fretta e per questo chiede «che venga finalmente convocato un Consiglio comunale monotematico sulle problematiche del centro storico, per il quale da mesi sono state raccolte le necessarie firme dei consiglieri ma senza che a tale richiesta sia stato dato seguito.
È arrivato il momento di prendere decisioni operative su questo tema così come sui tanti argomenti e proposte che abbiamo inserito nel nostro documento programmatico che abbiamo elaborato già da diversi anni, da tutti apprezzato – concludono i commercianti -, ma mai attuato».

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