Con il formale ok della giunta comunale di Venafro, il sindaco Alfredo Ricci e il direttore generale (facente funzioni) dell’Asrem Antonio Lucchetti possono fissare la data per la firma della convenzione. Lo studio epidemiologico, insomma, sta per partire.
L’esecutivo cittadino nel tardo pomeriggio di ieri ha approvato all’unanimità la delibera con la quale si autorizza il primo cittadino a sottoscrivere l’intesa con l’Azienda sanitaria regionale. I contenuti dell’accordo – anticipato ieri da Primo Piano Molise – ricalcano pressoché completamente le intenzioni dell’amministrazione comunale venafrana nonché quelle delle Mamme per la salute e l’ambiente e degli altri sette comuni coinvolti nello studio epidemiologico di tipo eziologico.
A firmare la convenzione sarà solo Ricci poiché si è riusciti a bypassare la sottoscrizione degli altri sindaci (che avrebbe inevitabilmente allungato i tempi per via delle necessarie rispettive delibere di giunta) grazie all’individuazione del Comune di Venafro quale ente ‘attuatore’ del “Progetto per la realizzazione di uno studio epidemiologico ambientale”. Dunque, a breve – addirittura entro pochi giorni – arriverà il via libera ufficiale e formale all’incarico che Palazzo Cimorelli darà all’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa che potrà così a sua volta dare inizio allo studio approfondito per tentare di capire – fuori di metafora – se effettivamente l’alto livello di malattie e morti percepito nella Piana è da imputarsi all’inquinamento oppure no e, quindi, quale la fonte o le fonti dell’elevato ‘tasso’ di inquinamento presente nell’aria.
Ricordiamo che è stato superato anche uno scoglio ritenuto alla vigilia molto delicato quale quello della messa a disposizione dei dati. L’Asrem, ricordiamo, si è formalmente obbligata «a fornire al Comune di Venafro tutti i dati in suo possesso necessari all’effettuazione del progetto, ivi compresi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, i record individuali di mortalità e di ricovero a partire dal 2006; tali dati saranno sottoposti a procedura di anonimizzazione nel rispetto della disciplina vigente in materia di tutela e trattamento dei dati personali».
Ricordiamo che oltre Venafro saranno analizzati i dati e le popolazioni relativi ai comuni di Sesto Campano, Pozzilli, Montaquila, Conca Casale, Filignano, Monteroduni e Macchia d’Isernia. 60mila gli euro necessari, somma interamente messa a disposizione dalla Regione Molise.
Insomma, tutti i tasselli sono ora a posto per procedere con lo studio di coorte residenziale basato sulla ricostruzione del profilo di mortalità e morbosità in associazione con rischi ambientali, finalizzato a svolgere un approfondimento sullo stato di salute della popolazione residente nel comune di Venafro e nei comuni dell’area della Piana.

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