Battaglia in commissione Bilancio della Camera sull’articolo 40 della legge di Stabilità, quello che prevede l’erogazione di 40 milioni al Molise per pagare parte dei debiti della sanità. La Lega Nord e Forza Italia ne hanno chiesto la soppressione perché ‘misura di favore per una Regione non in regola’ ma l’emendamento è stato respinto dalla maggioranza Pd-Ncd. Per il viceministro Morando senza questi soldi il Molise non potrà centrare altri obiettivi del piano di rientro.
L’emendamento soppressivo era stato presentato da Guido Guidesi, deputato leghista. Il piano di risanamento per il Molise, a suo parere, configura “un intervento localistico e territoriale” e stanzia risorse “a vantaggio delle Regioni in cui sussiste un dissesto finanziario nel comparto della sanità” pregiudicando quelle che “gestiscono il sistema sanitario in modo virtuoso ed efficiente, ponendosi in tal modo sulla stessa falsariga seguita dagli interventi attuativi dei tagli lineari applicati alle Regioni”. Così pure il forzista pugliese Rocco Palese. Secondo lui non bisogna mettere in campo interventi “in grado di favorire Regioni che hanno realizzato una gestione finanziaria fallimentare del sistema sanitario, a scapito di altre che si sono invece dimostrate più virtuose ed efficienti”. E ancora l’altra ‘camicia verde’ Roberto Simonetti che nella seduta della commissione presieduta da Francesco Boccia, martedì, ha messo in evidenza che il disavanzo in Molise “anziché diminuire è ulteriormente aumentato nel corso dell’intero periodo 2007-2013”.
A difesa del provvedimento si sono schierati il democratico Maino Marchi, Paolo Tancredi del Nuovo centrodestra e il viceministro all’Economia Enrico Morando, anche lui Pd. Nessuna concessione localistica, ha detto Marchi, ma un piano necessario “tenuto conto della situazione di grave disavanzo sanitario in cui versa attualmente la Regione Molise”. Legittime le critiche della Lega, ha poi aggiunto, “irricevibili le obiezioni avanzate dagli esponenti del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà, dal momento che il partito di appartenenza di tale ultimo gruppo è stato al governo del Molise fino a tempi recenti”. Gli ha fatto sponda l’alfaniano Tancredi: provvedimento essenziale e poi l’erogazione di 40 milioni “è comunque subordinata all’effettiva attuazione di uno specifico accordo da sottoporre successivamente ad attento monitoraggio”. Più specifico il viceministro Morando. Tra le condizioni per l’autorizzazione alla spesa fino a 40 milioni nel 2015 c’è l’adesione della Regione Molise al Patto per la salute. “L’intervento supplementare in favore del Molise – ha concluso Morando esprimendo il parere favorevole del governo – si è reso necessario a fronte dell’impossibilità da parte dell’ente di raggiungere altrimenti gli obiettivi imposti dal piano di rientro

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