“A dieci anni dal terremoto la ricostruzione è ferma al 35% del totale”. A margine della riunione odierna del consiglio regionale, il segretario del Partito Democratico Danilo Leva è intervenuto sulla gestione post-sisma, sottolineando come non sia più possibile andare avanti con soluzioni tampone. “Non credo che la proroga dello stato di criticità sia risolutiva – ha affermato Leva – Ben venga l’approvazione dell’ordine del giorno da parte del consiglio regionale, ma non credo sia sufficiente. Tale atto rischia di essere la solita dichiarazione di impegni cui non faranno seguito azioni concrete. È necessario pertanto varare da subito – ha aggiunto il segretario del Pd – un provvedimento legislativo che disciplini competenze, funzioni e ruoli nella gestione del post-sisma. Bisogna iniziare immediatamente a lavorare per cercare un’intesa con il Governo, affinché i 346milioni di euro stanziati dal Cipe possano essere spesi in deroga al Patto di Stabilità”.

“In questa vicenda noi faremo la nostra parte – ha continuato Leva – Ma è bene tenere presente che non siamo tutti uguali e tutti responsabili allo stesso modo. Non siamo noi ad aver bruciato, in questi anni, risorse pubbliche in pesanti strutture amministrative. E, soprattutto, non siamo noi ad aver allargato l’area del cratere all’intera regione. E’ giunto il momento di una riflessione più ampia e responsabile – ha concluso il segretario regionale del Pd – nel bene e nell’interesse delle comunità colpite dal sisma”.

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