La giornata di Vincenzo Niro ieri pare sia cominciata con un sopralluogo su una strada della provincia di Campobasso chiusa da 15 anni. Insieme ai tecnici dell’assessorato è andato a rendersi conto di persona della situazione. Con l’intenzione, si intuisce, di capire meglio il perché della chiusura e fare la propria parte per cambiare le cose.
Per ora, dicono quelli che gli sono più vicini, l’obiettivo di Niro è cambiare il passo dell’assessorato di viale Elena. Terminale di quello che non va sulle strade molisane, sui treni e sugli autobus. Infrastrutture e Trasporti sono deleghe pesanti che rendono potenti nel gioco della politica. Ma sono anche deleghe cariche di ‘rogne’.
Sul piatto della bilancia, però, anche progetti di prospettiva. Uno, atteso da così tanto che è diventato quasi una chimera, è l’elettrificazione della rete ferroviaria da Campobasso a Roma. O meglio, da Campobasso a Roccaravindola perché da lì in poi la percorrenza è già elettrica.
L’amministrazione Frattura ha chiuso l’accordo con Rfi e ministero dei Trasporti: c’è la volontà quindi e ci sono le risorse. L’amministrazione Toma e l’assessore Niro hanno intenzione di partire e in fretta, sempre che – precisa Niro – ci siano le condizioni giuste: è la Regione, cioè, a dare le carte e non Rfi.
Il 9 giugno è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale l’addendum alla delibera Cipe 98/2017 che, fra gli altri stanziamenti, riconosce al Molise 50 milioni per completare l’elettrificazione. Altri 80, infatti, erano previsti nel Patto per il Molise e sono stati oggetto del protocollo siglato a Isernia il 10 agosto 2017.
Dal principio ora si passa alle intese di dettaglio. Lunedì mattina Niro incontrerà in viale Elena i vertici nazionali di Rete ferroviaria italiana per definire una strategia condivisa in grado di garantire la realizzazione dell’intervento nei tempi previsti. Perché la priorità riguarda proprio i tempi: i tempi di percorrenza che ad oggi, quando va bene, sono di almeno tre ore da Campobasso a Roma. «L’obiettivo è collegare Campobasso a Roma in due ore e dieci minuti, due ore e un quarto», sintetizza Niro.
Lunedì, quindi, con Rfi si discuterà su una bozza di convenzione per il primo lotto (fino a Isernia) per arrivare, secondo la stima dell’assessore, «in dieci, quindici giorni, insieme al presidente Toma, alla sottoscrizione dell’accordo». In modo che possano partire le procedure per la progettazione e l’appalto dei lavori, quindi poi l’apertura dei cantieri. Nella bozza Niro ha intenzione di far pesare le esigenze del Molise e le prerogative della Regione, in questo senso dice che «la Regione dà le carte e le dà in maniera diversa rispetto al passato».
Una linea di principio che vale per tutto il comparto del trasporto pubblico. Qualche giorno fa l’assessore ha incontrato tutte le aziende del trasporto su gomma, Trenitalia che gestisce quello ferroviario, e la Capitaneria di porto. A tutti ha illustrato le linee guida: assoluta razionalizzazione dei costi e miglioramento dei servizi. Vale per i pullman, vale in maniera esponenziale per i treni. Da Campobasso a Roma, prima ancora di ridurre i tempi, bisogna ridurre i disagi. Ultimamente meno frequenti, forse la presenza di treni nuovi (pur se ancora non in numero sufficiente) aiuta. Sotto questo aspetto, Niro annuncia che è pronto a istituire il servizio di vigilanza e controllo in tempo reale attraverso la tecnologia Gps: «Con la rivisitazione di qualche dettaglio faremo la gara per il monitoraggio di tutta la rete sia su gomma sia su rotaie oltre che per la mobilità marittima». In questo campo ha intenzione di ‘espandere’ il servizio verso l’altra sponda dell’Adriatico. C’è l’iniziativa di Guidotti per la Croazia. Niro punta però a disegnare un’offerta che sia ‘stabile’, tarata sul fabbisogno e quindi inserita nella programmazione che l’assessore conta di disegnare con un piano regionale della mobilità e dei trasporti.
Da Roma per il settore arrivano sempre meno soldi, il che rende urgente la razionalizzazione dei costi. «Ma con il Ministero ho avviato un confronto serrato perché ci sono esigenze a cui il Molise non può rinunciare». Le aree interne devono essere collegate ai centri maggiori. Con mezzi pubblici e anche con strade adeguate. E questa, però, è un’altra partita. L’altra ‘rogna’ sul tavolo di viale Elena.

ritai

5 Commenti

  1. Michele Rocco scrive:

    dove sono ??????????????????????????????????

  2. Michele Rocco scrive:

    I commenti non si pubblicano!

  3. Michele Rocco scrive:

    Mi riferivo al collegamento con l’alta velocita a Benevento. tempi di percorrenza maggiori, trasbordo, attese e soprattutto una lievitazione dei costi enorme (4 o 5 volte il costo del biglietto regionale). http://www.michelerocco.it/Opere_pubbliche/campobasso_benevento.htm
    Puntiamo sulla rettificazione evitando quell’anacronistico e assurdo passaggio per Bosco Redole
    http://www.michelerocco.it/Opere_pubbliche/ammodernamento_linea_ferroviaria_campobasso_boiano.htm

  4. Michele Rocco scrive:

    Dimenticavo, cerchiamo di non farci “lusingare” da altre soluzioni. Il treno si prende a Campobasso e si scende a Roma (o Napoli). Di trasbordo penso che nessuno ne voglia sentir parlare. Sono decenni che abbiamo una linea diretta per la capitale, dobbiamo solo farla diventare più efficiente. Se gli sforzi sono diretti in questa direzione abbiamo fatto già tanto. A noi non interessa l’alta velocità, interessa arrivare a Roma, magari con la previsione di qualche minuto in meno, ma in orario e su treni efficienti, puliti e comodi. Forse è un pò troppo.

  5. Michele Rocco scrive:

    Il monitoraggio della rete ferroviaria sarebbe una grande innovazione. Un treno che si ferma prima di Bojano, quasi all’arrivo, per attendere mezz’ora per ripartire, forse per un guasto ai segnali, mi sembra unb assurdo, Se il monitoraggio pone fine a questi disservizi ben venga.
    Per quanto attiene alla velocizzazione della tratta Campobasso-Roma, non credo che la semplice elettrificazione diminuisca di molto i tempi di percorrenza. Occorre una rettifica di tracciato. La maggior parte del tempo, in relazione ai chilometri, si perde proprio in Molise. Da campobasso a Venafro occore quasi un’ora e mezza. Si dovrebbe raggiungere Boiano in un quarto d’ora e non in mezz’ora. Da Rocca d’Evandro a Roma, salvo intoppi, iltreno viaggia abbastanza bene, dal momento in cui non fa fermate se non cassino. Credo che sia utopistico pensare che ci facciano entrare nella linea ad alta velocità proprio a Rocca d’Evandro. Nonostante la trazione elettrica, i treni non vaggerebbero a velocità così elevate da non essere di intralcio per le frecce. Comunque tutto è possibile. L’importante è che i tempi siano rispettati e che non si abbia il patema d’animo di arrivare a Roma in ritardo per prendere altri treni a percorrenza nazionale.

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