Quattro commissari per continuare la liquidazione delle comunità montane che va avanti da anni, Per i 5 stelle questo va oltre la logica spartitoria, «Ruoli inutili Per fiancheggiatori politici», tuona il capogruppo Andrea Greco aprendo la conferenza stampa a cui partecipa insieme ai colleghi portavoce Patrizia Manzo, Valerio Fontana, Fabio De Chirico, Angelo Primiani e Vittorio Nola.
«Le Comunità montane sono enti morti nel 2011. Tutti i presidenti che si susseguono si rimpallano le responsabilità ma di fatto le mandano avanti. E poi io mi chiedo che competenze liquidatorie ha Carlo Perrella?». Greco si riferisce al decreto con cui il governatore Toma a fine luglio ha nominato al vertice degli enti montani in liquidazione Perrella, appunto, Giovancarmine Mancini, Pompilio Sciulli e Domenico Marinelli. Nomine che con una mozione M5S chiede di annullare.
Il pentastellato porta l’esempio del Friuli Venezia Giulia: un solo commissario, dirigente della Regione a costo zero, lì la liquidazione è iniziata e finita in un anno. «Invece qui si continua a spendere soldi per i commissari e poi ci viene risposto che non ci sono fondi per pagare i risarcimenti a chi ha subito danni da fauna selvatica oppure per la cultura».
De Chirico aggiunge: «Capisco lo spoil system ma qui si sta andando oltre». Parla di «nomine scomode e inadeguate», punta il dito contro lo «stile che il Molise vive da parecchi anni» e contro il clientelismo.
Per le Comunità montane l’ultimo termine fissato dalla legge per chiudere la liquidazione era il 2013, «adesso non sappiamo nemmeno cosa stiano facendo o abbiano fatto i commissari finora». De Chirico critica anche la nomina del consigliere economico Maurizio Tiberio e di quello giuridico Nunzio Luciano. Nel suo mirino pure il neo capo dipartimento Giarrusso.
I 5 Stelle si preparano all’infornata di settembre, quando sarà il Consiglio a rinnovare Cda e collegi di numerosi enti. Sulle nomine fiduciarie, specifica Manzo, «non entro nel merito perché ognuno poi si assume le proprie responsabilità», ma per gli incarichi che l’Assemblea definirà la richiesta è quella del merito e della trasparenza. Tra i comitati da ricostituire, anche quello per le comunicazioni. Angelo Primiani sottolinea: vogliamo un presidente del Corecom super partes, fuori dal sistema dei partiti e quindi di garanzia per tutte le forze politiche. Così anche per Finmolise.
Questa volta il Movimento 5 Stelle, che dai due consiglieri della passata legislatura è passato a sei e ha quindi maggiore agibilità in Aula, parteciperà alle votazioni, ma non alla spartizione, chiariscono gli eletti.
Molise Acque, la Commissione Pari opportunità, il Corecom, numerosi collegi e Cda. I 5 Stelle assicurano che daranno la maggiore pubblicità possibile agli elenchi e alle modalità con cui proporre la propria candidatura. «Ai professionisti ed esperti molisani – concludono – chiediamo di inviare la manifestazione di interesse. Parteciperemo per affermare le competenze. Non alla spartizione da manuale Cencelli».

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