Il prof dell’Unimol Francesco Capalbo, Giampaolo Grippa dell’Agenas e… Eh! Il terzo nome, quello del presidente della commissione che valuterà i 22 concorrenti alla carica di direttore dell’Asrem, dovrebbe arrivare dalla Liguria. Sarà Giovanni Toti a indicare un dirigente della sua amministrazione e completare così l’organismo che, a un mese dalle dimissioni dell’ingegnere Gennaro Sosto che ha assunto lo stesso incarico a capo dell’Asl Napoli 3, ancora non si è insediato.
Nessun problema di gestione o continuità, il direttore sanitario Antonio Lucchetti – come prevede la legge il più anziano dei tre manager che compongono la direzione strategica delle Asl – sta esercitando le funzioni. Ma la reggenza dura solo 60 giorni. Il presidente della Regione Donato Toma, a margine della conferenza per la firma del protocollo sullo studio epidemiologico ambientale da realizzare nella Piana di Venafro, assicura: «A breve nomineremo il nuovo direttore generale». E spiega di voler evitare profili anche ipotetici di incompatibilità che in regioni piccole come il Molise – e con competitor che già rivestono ruoli importanti nella sanità molisana – sono sempre dietro l’angolo e fastidiosi. Per questo «ho chiesto a un amico governatore un nome», anzi precisa: «Ho chiesto a tutte le Regioni, una mi ha dato disponibilità». Ma è passato già qualche giorno e Toma lascia la sala con l’intenzione di salire al quarto piano e sollecitare l’amico governatore (altrimenti dovrà provvedere lui o diversamente). Non dice chi è, nei corridoi però si vocifera sia Toti. Amico e compagno di coalizione, pronto a scalare la Conferenza delle Regioni chiamata a rinnovare i vertici a novembre e la successione al dem Bonaccini per il centrodestra è alla portata essendo al Cinsedo maggioranza. Un obiettivo che a Toma non deve essere estraneo, comunque il presidente del Molise conta di stare in squadra. La scelta del dg dell’Asrem si inserisce in questa traiettoria? Gli osservatori cominciano a pensarlo.
Per parte sua, Toma ribadisce che fra i cinque nomi che la commissione gli sottoporrà vuole scegliere il migliore. E a questo punto vuole far presto. Va bene che Sosto ha lasciato l’azienda in bonis, che «non ci ha abbandonato ma continuiamo a stare in contatto», dice sempre Toma, va bene che Lucchetti è un degno sostituto di un ottimo dg e non «una pezza», insomma non un succedaneo – sempre concetti espressi più o meno alla lettera dal governatore – ma è tempo di ridare all’azienda sanitaria una guida stabile.

Ventidue i competitor, dunque. Fra questi, la dg Salute Lolita Gallo, il direttore del dipartimento Sanità (appena nominato e considerato non proprio in partita) in Abruzzo Roberto Fagnano, Angelo Muraglia (medico e manager vastese di cui Fagnano ha preso il posto), l’ex sub commissario della sanità (era commissario Iorio) Isabella Mastrobuono, l’attuale dg dell’Asl di Matera Joseph Polimeni (commissario della sanità in Campania per un breve e burrascoso periodo prima che il governo Renzi su richieste e pressioni del governatore De Luca sospendesse l’incompatibilità fra presidente e commissario) e Nicola Cantone, avvocato 50enne di Aversa e direttore della clinica Mediterranea di Napoli, di cui è diventato socio poco più di un anno fa il Neuromed di Pozzilli.


Ultimo ma non per ultimo, fra le domande c’è anche quella dell’attuale direttore amministrativo dell’Asrem Antonio Forciniti: ancora non formalmente iscritto all’albo nazionale ma ne ha i requisiti. Se venisse escluso dalla commissione, come è ragionevole pensare, ricorrerebbe al Tar visto che in Campania un manager nella sua stessa condizione (l’ex dg dell’Asrem Percopo) è stato ammesso alla selezione dalla giustizia amministrativa. Tra i concorrenti anche le attuali direttrici del bilancio e del personale dell’azienda, Anastasia Santoro e Loredana Paolozzi.
Manager autorevoli, alcuni fra i più accreditati in Italia, soluzioni interne e sorprese che rimandano a big della classe politica molisana. Chiunque sia il presidente della commissione, una gara per la successione di assoluto rispetto.

r.i.

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