A Nuoro per carenza di medici ad agosto chiuderanno i reparti di Neurochirurgia e Chirurgia vascolare. Dove non arrivano le norme nazionali, viene da dire, ci pensa l’emergenza.
Questa estate, un po’ in tutta Italia, per la sanità è la stagione della resistenza. Si cerca di tamponare come si può, visto che adesso è ancora più difficile assicurare una corretta turnazione per via delle ferie che ai pochi medici in servizio bisogna garantire.
Dopo la chiusura del punto nascita di Termoli – disposta perché sotto standard ma anche l’organico ridotto al lumicino ha inciso nella tempistica della decisione – a soffrire di più sono i Pronto soccorso. Sono in difficoltà quelli di tutti gli ospedali, in particolare Campobasso e Agnone. Al Caracciolo una disposizione Asrem fissa dall’8 luglio l’apertura del reparto dalle 8 alle 20, di notte le emergenze saranno gestite dalla postazione del 118. Il sindaco Marcovecchio dopo la notifica del provvedimento al Comune da parte dell’azienda di via Petrella ha fatto sapere di avere individuato una soluzione: due medici disponibili a prestare servizio in questi mesi estivi ad Agnone e di averne ragionato informalmente con l’Asrem. Una disponibilità che è uno spiraglio, ma l’azienda deve rispettare le leggi (e le indicazioni di commissari e tavolo tecnico). Numerosi gli avvisi per incarichi libero professionali banditi in questi mesi, l’ultimo per i medici dei Pronto soccorso è scaduto venerdì ed è stata già costituita la commissione. Entro le prossime ore si saprà se da quell’avviso si riuscirà a reperire le risorse necessarie a garantire i servizi almeno nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda il Cardarelli, dove la carenza preoccupa di più l’opinione pubblica ma pure i vertici dell’Asrem e dell’ospedale, si sta facendo leva sul personale in servizio. Il dg dell’azienda Gennaro Sosto lo ha detto anche giovedì nella conferenza stampa convocata per spiegare le ragioni della chiusura del punto nascite: «Abbiamo difficoltà nei Pronto soccorso, in tutti i presidi. Non abbiamo un organico ottimale. Gli operatori stanno facendo turni in più per garantirci l’attività». In particolare, a Campobasso «stiamo cercando turni negli altri reparti, stiamo chiedendo a professionisti equipollenti ai medici del Pronto soccorso di darci una mano in estate».
La preoccupazione più grande dei vertici Asrem, però, è che anche dopo l’estate le cose non cambino in maniera significativa. Che tutti questi sforzi, preoccupazione questa più diffusa anche nell’opinione pubblica, possano essere solo un modo per sopravvivere. La storia recente dei concorsi racconta che è un’impresa davvero ardua reclutare personale medico, peraltro a tempo indeterminato, per gli ospedali molisani.
Lo spiraglio, in questo caso, è l’apertura agli specializzandi già autorizzata dalla Finanziaria e ora rafforzata dal decreto Calabria. In Gazzetta ufficiale sono stati pubblicati i concorsi dell’Asrem per anestesisti, ortopedici e medici e chirurghi della medicina d’urgenza. I primi scadono il 18 luglio. Si capirà a breve se le domande potranno far sperare che l’autunno nelle nostre corsie potrà essere anche di poco migliore.
r.i.

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