Gentile direttore, a distanza di circa un anno dall’intervento al cuore di mio marito sento il dovere e la necessità di ringraziare lo staff medico, paramedico e ausiliario dell’Uoc di Chirurgia cardiaca e dei grossi vasi, dell’Uoc di Anestesia e terapia intensiva, dell’Uod di Riabilitazione post-chirurgica, dell’Università Cattolica “Fondazione Giovanni Paolo II” di Campobasso per la loro professionalità, serietà e competenza.
Devo dire che mio marito nella sfortuna è stato fortunato! Noi siamo di Pescara, così, per il suo problema cardiologico, alcuni amici ci hanno consigliato di consultare un cardiologo di Chieti. Quest’ultimo ha subito inquadrato che la patologia di mio marito necessitava di intervento chirurgico e non di un semplice impianto di stent per rivascolarizzare i vasi ostruiti. Nel ventaglio delle opportunità prospettateci, abbiamo deciso di optare per il Centro della vicina struttura molisana. Noi non conoscevamo questa struttura, né i sanitari che vi operavano, comunque chiedendo informazioni, tutti ce ne avevano parlato assai bene sia per la struttura in sé, veramente a dimensione d’uomo come si suole dire, ma soprattutto per la grande professionalità dei medici. L’intervento è stato eseguito dal cardiochirurgo abruzzese dottor Carlo Canosa, persona esemplare, eccezionale sotto tutti i punti di vista, che ha dimostrato la sua grande umanità nel rapporto anche con i familiari dei pazienti. Pertanto, sento il dovere, insieme a mio marito, di ringraziare chi in terra ci ha fatto la grazia di rivivere per la seconda volta!
Con questa mia breve ma sentita testimonianza, voglio, unitamente a mio marito, che anche altri vengano a conoscenza di questa realtà, perché in caso di necessità sappiano dove e a chi rivolgersi. Noi abbiamo scoperto e toccato con mano che la “Fondazione Giovanni Paolo II” di Campobasso è un centro di eccellenza per le malattie cardiovascolari pertanto, riteniamo giusto che tali eccellenze siano riconosciute come vanto per l’Italia tutta.
Ringraziamo di nuovo quanti operano alla Cattolica di Campobasso, il direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari dottor Carlo Maria De Filippo e in modo particolare il dottor Carlo Canosa che come un “santo” ha ridato la vita a mio marito.
Maria Paola Pacifici

 

  • in foto: il dottore Carlo Canosa

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