Ieri mattina a Spinete, alla presenza delle autorità, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova scuola media con il taglio del nastro. Si tratta della ristrutturazione del primo piano del vecchio edificio, con lavori di messa a norma secondo i criteri antisismici, nonché con una serie di interventi che la rendono moderna, ariosa e funzionale per lo svolgimento delle attività didattiche.
Le tre classi delle medie, che ospitano una quarantina di alunni, sono così tornate alla loro originaria sede di piazza Fontana dopo una permanenza provvisoria di oltre 14 anni nella struttura polifunzionale di Fosso Fontanone.
«Dopo aver riaperto in quell’edificio le elementari con questa nuova inaugurazione della scuola media si chiude il cerchio dopo aver inaugurato lo scorso anno la scuola dell’infanzia – ha spiegato il sindaco di Spinete Andrea Romano -; ciò è stato possibile non solo attraverso l’impegno della mia amministrazione ma anche attraverso l’impegno di chi mi ha preceduto. Adesso si potrà lavorare più tranquillamente dal punto di vista di proposte didattiche e di ottimizzazione delle risorse anche perché come sicurezza, come struttura ed edificio siamo a posto. È senza dubbio un grande risultato, in quanto possiamo affermare con soddisfazione che tutte le scuole presenti sul nostro territorio sono antisismiche, per cui i genitori possono stare tranquilli, abbiamo una scuola con spazi efficienti e luminosi, ma soprattutto una scuola che risponde a tutti gli standard di comfort e sicurezza. Ringrazio tutta la comunità di Spinete che ha avuto pazienza, che ha aspettato questo momento, anche perché la scuola nei nostri paesi rappresenta sicuramente un presidio di sopravvivenza, di cultura e di civiltà. Possiamo dedicarci, ripeto, alle proposte didattiche e civili che faremo ai nostri ragazzi, anche perché l’educazione parte da loro, noi adulti dobbiamo dare dei luoghi, degli spazi che stimolino lo studio. C’è grande attesa perché intorno alla scuola si crea un indotto culturale e, perché no, anche micro-economico. Quello che mi ha stupito è che ci sono ragazzi che dai paesi limitrofi si iscrivono a Spinete, e questo premia certamente il nostro lavoro in quanto le nostre strutture e il nostro ambiente viene visto ideale per un tranquillo apprendimento e per una serena crescita».
Il primo cittadino ha quindi aggiunto: «Auguro a tutta la popolazione scolastica di Spinete un sereno e proficuo lavoro».
C’è stato poi l’intervento dell’assessore regionale Pierpaolo Nagni con il quale l’amministrazione locale ha dialogato per portare a termine l’ultima fase di completamento dell’edificio scolastico.
«Quando nei piccoli comuni si fanno cerimonie di inaugurazione significa che c’è ancora vitalità e per noi è un giorno di festa – ha commentato l’assessore regionale Pierpaolo Nagni -. È chiaro che la disponibilità finanziaria per mettere a posto tutte le scuole del Molise è una situazione complessa, cerchiamo di intervenire dove c’è risposta da parte della comunità; Spinete è una di quelle realtà dove c’è stata una risposta significativa che permette oggi di tenere la scuola in piedi, e di avere anche il vestito per renderla più sicura. Questo è un risultato che ovviamente ci gratifica dal punto di vista del lavoro che facciamo».
È intervenuta poi la nuova dirigente dell’istituto vomprensivo “Amatuzio-Pallotta”, di cui fa parte il plesso di Spinete, Carla Quaranta, che nel porgere gli auguri a tutti ha dichiarato: «Spero che ci possa essere una proficua collaborazione, scuola-famiglia innanzitutto, perché credo che soltanto parlando un linguaggio comune si possano raggiungere dei risultati per la crescita dei ragazzi e una proficua collaborazione con il territorio, le associazioni e l’ente locale. È importante altresì l’ottimizzazione della struttura, dove si ha un edificio così bello per le attività didattiche sarebbe opportuno utilizzarlo anche per momenti di crescita extrascolastici realizzati in interazione con il territorio, oltre che per progetti quali i Pon».
La dirigente nel congratularsi con l’amministrazione per gli ambienti scolastici moderni, e nel preannunciare tutta la sua disponibilità, ha così concluso: «Cercheremo di realizzare insieme a docenti capaci, in gamba e volenterosi la migliore didattica possibile, e di proporre tutte quelle attività formative, curriculari ed extracurriculari, che possono contribuire allo sviluppo dei ragazzi».
Infine è intervenuto l’ingegner Graziano Ceccarelli che ha illustrato, brevemente, quelle che sono state le innovazioni apportate all’edificio per una migliore funzionalità ed efficienza.

E.C.

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