Come si fa una guida turistica. È il titolo di un nuovo percorso professionalizzante che nei prossimi mesi arricchirà l’offerta formativa del polo termolese di Unimol, sede del corso di laurea in Scienze turistiche (due indirizzi, “Enogastronomia e Turismo” e “Turismo e Sviluppo Locale”), e del corso di laurea magistrale in Management del turismo e dei beni culturali.
Il nuovo corso è nato da un protocollo d’intesa tra Viatoribus, team di esperti in guide turistiche di questo genere, e Unimol (responsabile scientifico è la prof Monica Meini) e culminerà nella realizzazione della prima guida di turismo esperienziale realizzata da studenti universitari in Italia.
Riservato a 20 tra i migliori studenti iscritti ai corsi di laurea della sede di Termoli, ha lo scopo di formare gli studenti nell’intero processo di produzione di una guida turistica esperienziale e al contempo di porsi come modello operativo per iniziative imprenditoriali sul turismo lento che gli studenti stessi potranno mettere in cantiere.
L’esperienza riservata agli studenti Unimol si compone di due percorsi. Il primo è un corso di formazione, tenuto in parte sul territorio e in parte in aula, sulla realizzazione di una guida turistica esperienziale. In questa fase – 5 incontri con gli esperti tra ottobre 2017 e marzo 2018 oltre al lavoro autonomo – gli studenti saranno portati a indossare i panni di ideatori, esecutori, responsabili degli aspetti anche tecnici ed economici per la realizzazione della guida. La seconda fase, il laboratorio itinerante di Placetelling, consiste invece in un field trip di quattro giorni in cui sviluppare modalità innovative di narrazione dei luoghi, con accompagnamento sia di esperti nel settore e sia di guide locali. Partendo da Termoli, l’itinerario prevede un’immersione nell’alto Molise e poi un ritorno graduale attraverso le realtà interne dell’area compresa tra il Trigno e il Biferno.
Sarà l’occasione per conoscere nel dettaglio che cosa offre il territorio, con le sue realtà produttive più piccole, i suoi paesaggi, i suoi particolari saperi che rischiano di scomparire. Sarà anche un ulteriore momento per fare un punto della situazione sul potenziale turistico del Molise, in aree più note e in contesti meno battuti. Un ‘lento’ viaggio in un Molise, nei suoi assi viari secondari, anche a piedi. Alla ricerca di nuove prospettive per visitatori consapevoli, con momenti di riflessione e racconto favoriti dall’immersione totale nel territorio, a contatto con i suoi abitanti. Sarà anche un ulteriore momento di conferma sul potenziale turistico del Molise, sull’importanza di esserne consapevoli, di diventare, professionalmente, esperti imprenditori.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.