Italia tutta gialla tranne la Valle d’Aosta che resta arancione. Dal 17 maggio passano in giallo Sicilia e Sardegna, tutte le altre lo erano già.
Curva epidemica in progressiva decrescita, lenta ma continua, in tutto il territorio. Così come l’incidenza, nei dati del ministero della Salute è pari a 96 per 100mila abitanti. In tre regioni – Molise, Sardegna e Friuli – è sotto la soglia di 50 (precisamente 41 in Molise) che segna il passaggio in zona bianca perché si recupera il tracciamento.
L’indice Rt è stabile sotto la soglia critica: 0.86 rispetto a 0.89 della scorsa settimana. In Molise, nella settimana oggetto del monitoraggio, l’indice di contagio puntuale sui sintomatici è 1.08: ancora una volta il più alto in Italia. Ma l’intervallo minimo è 0.68. Sopra 1, nel valore medio, anche l’Umbria (1.03).
Nessuna Regione è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva. Quattro hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria (nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) mentre le altre hanno una classificazione a rischio basso.
Scende il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o aree mediche sopra la soglia critica: si tratta di tre Regioni (Lombardia e Toscana sono sopra la soglia limite del 30% per le intensive mentre la Calabria è sopra la soglia limite del 40% per i reparti di area medica) contro le cinque della settimana precedente. Il tasso nazionale di occupazione in intensiva è sotto la soglia critica (23%). In Molise è del 13%, del 12% invece quello dell’ area medica.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.