Carissimi lavoratori della Gam-Solagrital e carissimi fratelli e sorelle tutti di Bojano,
come sacerdoti della città, insieme al nostro vescovo GianCarlo, ci rivolgiamo a voi con grande affetto e partecipazione, per condividere alla luce del Natale le vostre dolorose preoccupazioni per il futuro dell’azienda e della città tutta.
Il Natale è sempre un momento duplice.
Da una parte la dolcezza di un Dio che viene a trovarci, che sta accanto a noi, che sta dalla nostra parte, perché lotta con noi. Perciò non restiamo mai soli. “IL Natale è Dio-con-noi! Gesù è Dio-con-noi da sempre e per sempre con noi nelle sofferenze e nei dolori della storia. Il Natale di Gesù è la manifestazione che Dio si è “schierato” una volta per tutte dalla parte dell’uomo, per salvarci, per risollevarci dalla polvere delle nostre miserie, delle nostre difficoltà, dei nostri peccati.
Ma dall’altra sentiamo ancora più drammatico il senso di smarrimento che ci avvolge in questo momento, costretti a fare un bilancio dell’anno, guardando con trepidazione il futuro.
Siamo consapevoli, come Chiesa locale, che voi come lavoratori rappresentate la storia di dignità e di coraggio di questa antica e nobile terra del Matese. La vicenda che voi rappresentate ha dato sviluppo e benessere a tutti in questa vallata. In 40 anni la crescita e lo sviluppo dell’azienda è stata anche merito vostro, insieme alle Istituzioni che hanno creduto nel futuro di questo stabilimento, tramite interventi finanziari notevoli. Avete potuto mettere su casa e famiglia progettando presente e futuro per voi e per i vostri figli.
Tra tutti, un elemento importante che ha permesso la crescita dello stabilimento è stata la valorizzazione della filiera, per cui ci siamo accorti sempre più di essere interdipendenti, intrecciati insieme. La filiera è stata la nostra forza e sarà la nostra speranza e il nostro futuro, purché sia conservata e custodita. Ci salveremo, se lotteremo insieme.
Certo non sono mancati gli errori e i limiti, sia nella gestione poco imprenditoriale, che negli impianti che andavano rinnovati molto prima. Ora anche la filiera rischia di saltare per motivi di paura e di egoismi. Sarebbe molto preoccupante.
Dall’altra parte, però, questa grave crisi ci responsabilizza e ci matura, superando una visione assistenzialistica del lavoro. Ci chiede però a tutti di rischiare insieme. Tutta Bojano deve crederci, insieme con i paesi vicini.
Vi invitiamo perciò ad affrontare questo delicato momento con tre doni:
a. essere ben informati e informare con correttezza le nostre famiglie e i nostri compagni di cammino. È necessario avere notizie precise sul piano industriale serio e fattibile, sui privati disposti a investire per rilanciare lo stabilimento di Bojano. Soprattutto ci sembra feconda la scelta di camminare verso una realtà di cooperativa. È di certo molto difficile, ma forse è la scelta più durevole, più ricca di partecipazione umana, di corresponsabilità. Durerà di più, ci renderà più forti, meno dipendenti dagli altri. È però importante formarsi bene, creare un cuore unito, un animo solidale, uno spirito aperto alla collaborazione e alla fiducia. Tutti doni che il Natale rende visibili nel coraggio dei Magi, in cammino dietro un grande ideale, la stella che cambia la loro vita. Ci dovrà perciò essere la precisione delle notizie, che ci permetterà anche di costruire un percorso, step by step… passo dopo passo;
b. occorre tanto coraggio da parte di tutti noi, frutto di una grande fede e tenacia e speranza che nasce dal vangelo. Attorno a questo coraggio chiediamo che si mettano in gioco anche le forze regionali, con un contributo intelligente e saggio, ma non dilazionato né sospeso. Anche al sindaco chiediamo che riveda la sua posizione all’interno della amministrazione comunale, perché in questo momento una crisi amministrativa sarà negativa per tutti. Solo insieme si può risolvere il dramma della Gam!
c. ma resta decisiva l’empatia che tutta la città di Bojano e i paese vicini devono esprimere attorno all’azienda. L’azienda, con la sua preziosa filiera, è nostra, non mia o tua! Per questo ci impegniamo a pregare tutti i giorni nelle chiese in questo periodo natalizio, con particolari momenti di veglia e di adorazione, anche in preparazione alla Marcia per la Pace del 31 dicembre, avente come tema la fraternità come via alla pace. Ed il lavoro è la base della fraternità!
Carissimi amici, è la gioia del Natale che ci sostiene in questo momento. È la certezza che un Bambino in fasce deposto nella mangiatoia è di fatto il Signore del Mondo. La fragilità si fa forza, la debolezza del Bambino vince l’arroganza di Erode. Tanti sono anche oggi i nemici della speranza, ma riusciremo a sconfiggerli proprio guardando a lui, al piccolo Bambino Gesù. “Da qui viene – come ci ha detto papa Francesco – il grande regalo del Bambino di Betlemme. Lui ci porta un’energia spirituale, un’energia che ci aiuta a non sprofondare nelle nostre fatiche, nelle nostre disperazioni, nelle nostre tristezze, perché è un’energia che riscalda e trasforma il cuore. La nascita di Gesù, infatti, ci porta la bella notizia che siamo amati immensamente e singolarmente da Dio, e questo amore non solo ce lo fa conoscere, ma ce lo dona, ce lo comunica!”.
La Chiesa di Campobasso-Bojano vi è vicina e lotta con voi per la dignità del lavoro e il futuro per i nostri giovani.
L’immagine bella che vogliamo lasciarvi è quella della croce realizzata con il mais dalle mani operose di un contadino di Bojano, che papa Francesco ha indossato con gioia, segno di questa Terra che sa trarre speranza e luce, proprio accogliendo con consapevolezza anche le difficoltà e le croci, per farne strada di futuro e di coraggio!

Buon Natale a tutti,
il vescovo GianCarlo e i sacerdoti di Bojano

 

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