C’è ancora grande fermento a Roccaravindola intorno alla questione Sprar e accoglienza immigrati a Ripaspaccata. Il luogo, come già sottolineato nei giorni scorsi, non sembra essere tra i più indicati in quanto molto isolato e lontano dalle attività. La minoranza consiliare è dunque tornata alla carica nel tentativo di costringere l’amministrazione comunale a fare un passo indietro. Gregorio Perna e Feliciano d’Eboli a breve presenteranno una interrogazione al sindaco Franco Rossi per vederci chiaro sul progetto presentato dal Municipio nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Una ventina gli immigrati che dovrebbero essere ospitati nei locali del casello idraulico di proprietà del Consorzio di bonifica della Piana di Venafro. I consiglieri d’opposizione hanno intenzione di andare fino in fondo perché, spiegano, «non è possibile che soltanto due persone, sindaco e vicesindaco dell’epoca delle delibere (2017, ndr) di adesione allo Sprar, debbano decidere per un’intera popolazione una questione così delicata». Pertanto, Perna e d’Eboli chiedono che il caso venga discusso in un’assemblea con la cittadinanza e comunque in Consiglio comunale dove, ricordano, «l’approvazione dello Sprar non è mai passata! Non si può sopportare il fatto che la giunta, e neanche al completo considerato che l’assessore Michele Rossi ha dichiarato alla stampa di essere contrario, si sia arrogata il diritto di decidere per tutti su una materia così sensibile».
Insomma, la questione andava dibattuta con i cittadini e in aula consiliare. Così però non è stato. «Forse il sindaco e l’amministrazione avevano paura di incontrare il popolo considerato che nelle precedenti occasioni (centrale idroelettrica e centrale a biomasse) sono stati sonoramente contestati? Forse c’entra qualcosa anche il risultato delle ultime Politiche…? Sia come sia – rincarano quindi la dose dalla minoranza – Roccaravindola ha già dato in materia di accoglienza. Oggi sono ospiti della frazione una sessantina di immigrati. Nessuno può obbligarci ad accoglierne di più. Abbiamo abbondantemente sforato i parametri ministeriali. Ma in ogni caso secondo noi l’eventuale approvazione dello Sprar andava discussa in Consiglio e prima ancora in un’assemblea pubblica».
Perna e d’Eboli si dicono insomma contrarissimi a quella che per loro è «una decisione arbitraria di due persone, sindaco (Franco Rossi, ndr) e vicesindaco (sia l’attuale Giovanni Perna che il predecessore Gianni Di Cristinzi, ndr)! Ora chiediamo che si congeli il tutto e si metta riparo portando con urgenza l’argomento in Consiglio. Se invece continuano a mandare avanti l’iter senza voler sentire ragioni vorrà dire che dovremo indagare più a fondo…».

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