Il Consiglio regionale contesta sotto due profili la riqualificazione del centro storico di Termoli (per brevità ed efficacia evocativa ‘tunnel’): il Comune ha ritenuto esaurito il coinvolgimento della Regione con l’assenso dal rappresentante unico alla conferenza di servizio mentre invece l’ente deve dire la sua sulla variante al Prg; inoltre, sempre il Comune non ha inviato una compiuta documentazione per ottenere il finanziamento regionale, il termine fissato al 31 dicembre 2018. Così ha concluso la Terza Commissione la sua indagine conoscitiva sulla vicenda in base alle notizie riferite dal capo dipartimento Giarrusso.
L’Aula, di conseguenza, ha approvato una mozione – coi voti di centrodestra e 5s, contrari i consiglieri Pd che denunciano il rischio di perdere i finanziamenti – che impegna il presidente della giunta a trasmettere il testo e la relazione della Commissione alle strutture competenti perché queste interloquiscano «immediatamente con il Comune di Termoli così da ottenere che il procedimento venga verificato nella sua correttezza, in maniera tale da prevenire eventuali contenziosi e perché verifichino altresì se lo stato degli atti consenta la concessione del contributo finanziario per la realizzazione dell’opera».
La Regione in verità all’opera ha già detto sì. Che lo abbia fatto l’amministrazione di centrosinistra mentre quella che oggi guida l’ente è di diverso avviso conta poco dal punto di vista giuridico. Anche nel documento votato ieri la volontà di far saltare il banco si intuisce, perché di fatto i tecnici regionali sono autorizzati a spulciare e trovare ‘la magagna’ per motivare un futuro no. Dal centrodestra, infatti, ufficiosamente ribadiscono di essere contrari all’opera. Per evitare risarcimenti milionari all’impresa che sarebbero a carico dei molisani, però, quel no va ampiamente motivato.
Gli appigli che ha oggi Palazzo Vitale riguardano, appunto, la variante al Prg – le cui carte in Regione non sono mai state inviate – e il fatto che l’assenso dato a Palazzo Chigi riguardava un progetto del valore di 15 milioni che ora invece, con la realizzazione di un auditorium, è lievitato a 19. Soddisfatti i 5 Stelle. «Grazie al Consiglio monotematico chiesto dal nostro gruppo e alla decisione che ne è scaturita di convocare la III Commissione invitando le strutture regionali e i tecnici coinvolti in audizione, ad esporre tutte le procedure seguite finora, sono emerse moltissime ‘incertezze’ sull’operato del Comune di Termoli», ha commentato Valerio Fontana che ha chiesto a Toma di riferire in Aula quanto gli verrà comunicato dalle strutture.
Altri due gli argomenti discussi ieri. A partire da un’interpretazione autentica dell’articolo 16 del regolamento del Consiglio che stabilisce chi può costituire i gruppi. I 5s avevano sollevato il caso del gruppo del presidente Toma, a loro parere la nuova legge elettorale non considera ‘contrassegno’ il simbolo della lista del presidente. In base all’interpretazione autentica passata ieri a maggioranza (12 a 8), invece, è così. E quindi il gruppo è legittimo. Sul punto discussione assai accesa fra il governatore, i dem Facciolla e Fanelli e il 5s Greco. In Aula sono tornate le polemiche sui portaborse e sull’uso dei fondi che nella passata legislatura hanno riguardato molti eletti e in particolare anche Facciolla.
Infine, è stato approvata la mozione 5s che impegna Toma a emanare un regolamento sul trattamento dei dati personali per rendere effettivo, finalmente, il Registro tumori. «Sono anni che ci battiamo per ottenere quello che abbiamo ottenuto oggi – ha ricordato la prima firmataria Manzo. – È fondamentale dare la possibilità di elaborare i tanti dati che da anni vengono raccolti». Sull’argomento, fra gli altri, è intervenuto per la maggioranza Antonio Tedeschi che in questi giorni ha incontrato il procuratore di Isernia Fucci (da cui ha saputo che l’ufficio inquirente farà più approfondite analisi nella Piana di Venafro) e ha raccolto le richieste delle ‘Mamme di Venafro’, fra le altre quella di «ampliare i monitoraggi alle rilevazione di diossina e metalli pesanti, nonché di conoscere i dati epidemiologici». Ha poi espresso apprezzamento per la velocizzazione che la giunta Toma ha dato alla realizzazione della rete oncologica.
r.i.

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