Nuova vetrina nazionale per il Molise e le sue tipicità, grazie alla guida pubblicata da ‘La Repubblica’ in edicola da ieri. Ampio spazio è stato riservato agli orti della qualità di ‘Naturavicina’. Orti biologici e incontaminati che hanno preso vita nelle campagne di Macchiagodena, grazie al progetto di Donato D’Itri insieme ai fratelli Francesco e Antonio Barile, nato dal desiderio di restare nella propria terra e dare inizio «a qualcosa di innovativo e di antico nello stesso tempo». Un’iniziativa unica in Italia che parte proprio dal Molise per affermarsi grazie alla sua originalità. Funziona così: «Il cliente – viene spiegato nella guida – decide su una piattaforma digitale la quantità di prodotto, che cosa acquistare, ma anche i metri quadri di orto di cui diventare proprietario a distanza e che, con apposito sistema di webcam può monitorare 24 ore su 24, partecipando a tutte le fasi della crescita degli ortaggi che decide di piantare nel suo orto, visitabile anche a sorpresa. Il raccolto può essere spedito, come pure si può vivere direttamente l’esperienza di cogliere le verdure nella serra e innaffiarle, accender la luce poterle visionare, diventare una sorta di contadino a distanza che crea un legame anche empatico con il proprio angoletto di terra. Il tutto controllato dal sistema di gestione che provvede sempre alla cura delle piante in coltura.
Tre sono le tipologie offerte da ‘Naturavicina’: creare il proprio orto secondo personali necessità, acquistare il cestino di ortaggi già confezionato e spedito anche ai ristoranti, creare un gruppo di acquisto che condivida la stessa tipologia di prodotto». La startup si attesta come una delle poche in Molise, nel campo delle innovazioni, ad avere la certificazione della Camera di commercio e ad aver ricevuto il premio Ecommerce Hub.
Un progetto condiviso dal Centro Mességué ‘La Fonte del Benessere Resort’. «Avevamo un sogno che è diventato realtà – spiegano dalla Spa di Castelpetroso -: portare in tavola prodotti provenienti dal nostro orto, dove ortaggi e verdure nascono e crescono in armonia con la nostra terra. Una terra incontaminata che ancora eredita la purezza delle proprie origine legate all’agricoltura.
In collaborazione con “Naturavicina”, il nostro orto si trova a circa 10 chilometri dal resort in località “Camposaccone” a Macchiagodena, nell’area del Matese. Questa nuova attività ci permette di portare in tavola, nel nostro ristorante, prodotti di cui possiamo garantirne la genuinità. Pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, altri ortaggi e verdure riforniscono, giorno dopo giorno, le nostra cucina, ed è per questo che a tavola i nostri ospiti hanno la sicurezza di mangiare non soltanto piatti buoni e salutari, ma preparati con materie prime di alta qualità e che rispettano la stagionalità.
Amiamo e rispettiamo i territori che ci circondano e ci piace condividere con i nostri ospiti questa esperienza preziosa. Per questo motivo organizziamo visite guidate ai nostri orti ed eventi particolari legati alle varie raccolte stagionali».
Dunque una nuova importante occasione per la regione di far conoscere all’intero Paese le sue peculiarità. «La vita del Molise sta nei volti della sua gente – scrive nella presentazione della guida Giuseppe Cerasa -. Un popolo fiero e trasparente, legato alla storia del suo territorio, ansioso di dimostrare le proprie capacità fuori dai confini regionali e nazionali. Volti di gente per bene, come quelli che noi raccontiamo in questa seconda edizione della Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri della regione. C’è il ceramista che torna dall’Australia e apre la sua bottega, c’è chi continua a forgiare campane come si faceva secoli addietro, c’è chi arriva al successo con gli odori e i colori dei confetti e chi cerca nell’albergo diffuso la nuova strada al turismo compatibile. C’è chi punta alla bio-innovazione e chi parla la lingua delle piante officinali, chi conquista il mondo col proprio olio e chi ripercorre le strade dei tratturi a bordo di un carro trainato da un cavallo. C’è chi produce formaggi e scala le classifiche più qualificate d’Italia e chi con ago e filo crea meravigliosi abiti apprezzati dai grandi maestri sartori».

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