Si sono dimessi in sei e così l’Ordine dei Giornalisti del Molise non ha più i numeri per proseguire la consiliatura fino al termine, cioè settembre 2020.
Un fulmine a ciel sereno, nei fatti, per l’ormai ex presidente Pina Petta, volto storico della Rai regionale e vertice dell’Odg da due anni quasi. Hanno protocollato le proprie dimissioni Domenico Bertoni, Giovanni Cannarsa, Annamaria Di Matteo, Sergio Di Vincenzo, Antonio Lupo e Alfonso Sticca. «Una decisione sofferta ma ormai inevitabile» hanno spiegato in una nota stampa nella quale motivano il gesto che di fatto potrebbe aprire la strada ad un commissariamento, per lo meno per qualche mese in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Giornalisti. Mancata condivisione dell’operato della presidente, mancata collegialità delle scelte assunte «alcune delle quali a noi persino sconosciuto che potrebbero esporre l’Ente a procedimenti giudiziari di cui non si condivide assolutamente la motivazione» la spiegazione della decisione assunta nella serata di giovedì. I due consiglieri che restano in carica, assieme alla presidente, non garantiscono più il cosiddetto numero legale per la prosecuzione della consiliatura. Motivo questo per il quale sarà il ministero vigilante, quello della Giustizia, a definire le modalità con le quali arrivare a nuove elezioni. «Giacché i nostri rilievi sino ad oggi sono stati inutili – hanno spiegato ancora i sei dimissionari – nonostante atti gravi e importanti come le dimissioni del vicepresidente a febbraio e quelle del tesoriere nello scorso mese di novembre, è solo nell’interesse dei colleghi che abbiamo rimesso il mandato».
Non la pensa proprio così la ex presidente Petta che si dice amareggiata ma serena. «Sono certa di aver agito nel rispetto delle leggi, nella massima trasparenza e in ottemperanza ai principi etici e di legalità solo nell’interesse della categoria -ha rimarcato – e ogni decisione del Consiglio direttivo è stata assunta in piena libertà. È stata scritta una brutta pagina della storia dell’Ordine dei Giornalisti del Molise: le dimissioni bloccano ogni attività e arrivano in un momento delicato per la vita amministrativa dell’Odg, a pochi mesi dalla scadenza naturale del nostro mandato. Resta l’amarezza per le modalità con le quali si è arrivati a questo atto dopo due anni nel corso di quali ho sempre garantito, anche con sacrifici economici visto che non ho mai preso un centesimo per i rimborsi spese, la funzionalità dell’Ordine. È una loro libera scelta, sia chiaro: non la condivido ma la rispetto. Sono in costante contatto con il Consiglio nazionale, in attesa delle decisioni che assumerà il ministro della Giustizia al quale ho inviato gli atti». Le dimissioni dei sei consiglieri sono state formalizzate all’Ordine regionale, a quello nazionale, alla Procura generale di Campobasso e al ministero della Giustizia che è organo vigilante degli organismi di categoria. All’orizzonte si profila l’arrivo di un commissario che dovrà traghettare l’Odg Molise fino alle prossime elezioni.
«Chi ha ritenuto di presentare le dimissioni, si è assunto una grande responsabilità – ha sottolineato Pina Petta – perché l’arrivo di un commissario determina costi non indifferenti che graveranno sul bilancio dell’ordine e dunque su tutti gli iscritti». E circa le motivazioni addotte dai sei dimissionari, non intende restare in silenzio. «Contesto apertamente quanto mi addebitano che, a loro dire, costituirebbe la ragione esclusiva delle dimissioni. Ritengo assolutamente infondate e pretestuose le giustificazioni addotte che, invero, sembrano avere solo l’obiettivo di voler addebitare al presidente dell’Ordine responsabilità insussistenti. Tutelerò la mia persona e la mia immagine professionale nelle sedi opportune».

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