Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza. Per sei mesi il coronavirus sarà trattato in Italia – e non solo – con misure eccezionali. A disposizione c’è un primo stanziamento da 5 milioni di euro.
Due i casi accertati giovedì sera: una coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan e atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare cinque giorni fa in un hotel di Roma. Avrebbero dunque raggiunto la Capitale prima della comitiva, il cui bus ieri è stato rintracciato a Cassino e scortato fino allo Spallanzani.
Ieri mattina gli ultimi voli previsti in arrivo prima della chiusura del traffico aereo sono atterrati a Malpensa e Fiumicino. Lo sbarco dei passeggeri è avvenuto con la consueta procedura prevista dal ministero della Salute, con i medici della sanità aerea muniti di protezioni – tuta, guanti e maschere – che hanno misurato la temperatura, consegnato l’apposito vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di eventuale contagio.
Il Molise ha attivato una task force. La definizione in una riunione a Palazzo Vitale convocata dalla dg Salute Lolita Gallo alla presenza della commissaria dell’Asrem Virginia Scafarto. Predisposta l’attivazione della Rete regionale di prevenzione e sicurezza sanitaria con i referenti responsabili della intera rete sanitaria, al fine di consentirne la diffusione a tutti gli operatori, dai medici di base, ai pediatri di Libera scelta, ai medici di continuità assistenziale, al personale del Set-118, Pronto soccorso aziendali, Malattie infettive, Laboratori di microbiologia.
Regione e azienda sanitaria, sulla scorta della circolare del Ministero, hanno predisposto la procedura per la gestione di caso sospetto di coronavirus: istruzioni e raccomandazioni destinate agli operatori interessati.
Una griglia ‘a maglie larghe’ e flessibile – ha spiegato al Quotidiano del Molise online la commissaria Asrem Scafarto – perché le indicazioni ministeriali potrebbero cambiare.
La sua circolare è arrivata ieri a tutti i responsabili dei reparti ospedalieri. Al Cardarelli c’è a disposizione, fra gli altri, l’unità di Malattie infettive. «Abbiamo stanze di isolamento. Naturalmente però l’indicazione del Ministero è che si ricoverano solo i pazienti gravi. In quel caso staremmo parlando di una fase epidemica già conclamata. Cosa che in questo momento non sappiamo nemmeno se gestiremo. Abbiamo fornito agli operatori indicazioni su come fare la diagnosi. Abbiamo il nostro laboratorio di riferimento per il test di conferma dello Spallanzani di Roma, definito l’eventuale trasporto del prelievo».
Reparti e Pronto soccorsi pronti, dunque. Da Regione e Asrem anche l’invito ad attenersi alle sole informazioni ufficiali diffuse dal Ministero, in questo modo si evita anche il ricorso inutile e immotivato ai reparti di emergenza. Il numero verde 1500 del ministero della Salute fornisce gratuitamente ai cittadini, 24 ore su 24, informazioni su modalità di trasmissione, sintomi, misure di prevenzione del contagio da coronavirus.

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