I timori si concretizzano e diventano numeri. Quelli legati alla paura di non farcela, di non riuscire a superare l’emergenza. La Camera di Commercio del Molise ha elaborato una indagine volontaria tra le imprese locali per guardare l’emergenza dal punto di vista degli imprenditori alle prese con gli effetti collaterali del Covid, la ripartenza, i bisogni, le prospettive. L’85% degli intervistati prevede cali di fatturato, pessimistiche le aspettative di recupero: solo il 25% degli imprenditori ritiene che i cambiamenti saranno temporanei e che ci sarà un graduale ma progressivo ritorno alla fase ‘ante Covid’. Il 31,6% ritiene che i danni subiti non comprometteranno il futuro delle attività. Settantasei imprenditori su 100, per fronteggiare l’emergenza, hanno limitato le proprie attività ricorrendo molto spesso al lavoro a distanza. Rispetto agli strumenti introdotti per fronteggiare l’emergenza, il 49% degli imprenditori ha dichiarato l’intenzione di ricorrere a strumenti per accrescere la liquidità; il 37% alla cassa integrazione guadagni per l’emergenza e il 21,4% alla moratoria sui finanziamenti. Il 96% degli imprenditori ritiene necessario un intervento per assicurare disponibilità di risorse finanziarie. Relativamente agli strumenti che vengono considerati utili al territorio in questo particolare momento, il 75,5% ritiene servano il supporto e l’orientamento nella ricerca di agevolazioni e finanziamenti; seguono studi, ricerche e informazione economica e supporto e orientamento in tema di digitalizzazione (entrambi 21,4%); il 17,3% si sofferma su orientamento consulenza e supporto per la riconversione dei processi aziendali mentre 12 imprenditori su 100 ritengono utili il supporto e l’assistenza nella ricerca di partnership internazionali. Tra i problemi prioritari da risolvere, la carenza infrastrutturale e le difficoltà relative ai trasporti. Emerge l’esigenza di strumenti per accrescere la liquidità e, in tale ambito, è da ricondurre la rimodulazione dei progetti triennali che realizzerà la Camera di Commercio nel periodo 2020-2022. A seguito di una valutazione si è optato per l’erogazione di contributi e voucher alle imprese per favorire il rilancio produttivo. Le imprese che stanno affrontando la fase della ripartenza si trovano a dover riorganizzare la propria attività, adattandosi ad una nuova normalità nella quale ora assumono rilievo la digitalizzazione, il cambiamento nei modelli organizzativi e di business, le nuove competenze del capitale umano. Gli interventi tesi alla liquidità, quindi, avranno come obiettivo proprio quello di supportare e contribuire a finanziare processi di riorganizzazione e innovazione aziendale, favorendo il rilancio anche del turismo e l’internazionalizzazione.

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