Turni differenziati per le lezioni in presenza, organizzazione delle classi in più gruppi di apprendimento, aperti anche ad alunni che non siano necessariamente della stessa classe. Lezioni anche il sabato ma in Molise non sono moltissimi gli istituti che hanno scelto la settimana corta. Didattica a distanza, sì ma con un ruolo molto più marginale e solo per le scuole secondarie di secondo grado per le quali viene identificata come attività didattica in presenza e digitale integrata. Per quanto riguarda le mense scolastiche, spariscono le ipotesi dei divisori in plexiglas: sempre secondo le indiscrezioni sul Piano scuola, la valutazione dell’opportunità di riattivare il servizio sarà in capo ai dirigenti scolastici che potrebbero prevedere più turni per evitare l’affollamento dei locali. Ove mai non ci fossero spazi sufficienti, gli enti locali potrebbero studiare anche opzioni diverse come il consumo del pasto monoporzione all’interno dell’aula. Ai più piccoli, i bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia, è dedicato un capitolo a parte: dovranno svolgere attività didattiche privilegiando gli spazi all’aperto ma gli insegnanti e i collaboratori saranno sempre gli stessi. Ogni gruppo di bambini avrà a disposizione uno spazio ben definito, colazione e merenda saranno consumati nello stesso spazio occupato per il gioco. L’orario di ingresso di piccoli potrà essere esteso così come quello di uscita. Niente mascherina per i bimbi al di sotto dei 6 anni. I dispositivi di protezione individuale (nel documento si raccomanda l’uso di visierine leggere e anche guanti se opportuno) dovranno consentire ai docenti di riconoscere gli alunni. Le scuole potranno prevedere nuovi spazi alternativi per svolgere le lezioni in sicurezza: palestre, parchi, teatri, cinema, musei o altri spazi esterni agli edifici per attività didattiche alternative. Nel Piano sono contenute anche le indicazioni circa le attività nei laboratori della scuola elementare, i percorsi per le competenze trasversali, la scuola per gli studenti disabili, quella in ospedale, in carcere e le attività nei convitti. Grande rilievo all’autonomia e alla flessibilità organizzativa delle scuole. Sono alcuni dei punti contenuti nel Piano scuola 2020-2021 che indica le linee guida per la ripresa delle attività scolastiche dal prossimo settembre. Rinviata a oggi,e dovrebbe essere la seduta decisiva, la Conferenza Stato-Regioni inizialmente in programma per ieri pomeriggio, che dovrà discutere delle linee guida. Secondo gli assessori regionali all’Istruzione, il punto cruciale riguarda gli organici visto che nella bozza non sono previste risorse specifiche per l’aumento del personale e il reclutamento di nuovi docenti. Perplessità anche sul proseguimento della didattica mista, metà in presenza e metà a distanza, per gli studenti delle superiori e sull’assenza di indicazioni specifiche per i bambini nella fascia d’età da 0 a 3 anni. « Sulla scuola le Regioni pretendono di trovare un accordo insieme ai Comuni e alle Province – ha spiegato ieri all’Ansa il presidente della Conferenza Stato-Regioni, il governatore Bonaccini -. Mi auguro si possa trovare un accordo altrimenti noi non potremmo dare l’intesa. Abbiamo fatto delle controproposte che mi auguro il Ministero possa recepire». Per organizzare sul territorio l’anno scolastico, già convocato dal direttore Anna Paola Sabatini il tavolo regionale, insediato presso l’Ufficio scolastico regionale. Si terrà lunedì mattina, nel pomeriggio poi ci sarà la conferenza di servizio con i dirigenti scolastici.

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