Gentile direttore,
ho pensato quale forma potesse essere più idonea per esprimere quanto riporterò di seguito e, considerando la distribuzione capillare del suo giornale ed essendo l’unico quotidiano cartaceo a cui tutti attingono, ho valutato questa come la strada più giusta affinché, ciò che voglio significare, raggiunga la più ampia diffusione.
Per uno scherzo del destino, proprio un paio di giorni fa, ho perduto, a causa di una grave malattia, un’altra figura genitoriale della mia vita, che oggi raggiunge gli altri miei cari segnati dallo stesso fato.
Gli ultimi periodi della loro esistenza sono stati estremamente complessi e dolorosi, come si può ben immaginare, così come quelli di noi familiari che li abbiamo accompagnati.
Questa, però, non vuole essere una testimonianza del dramma, ma un encomio a quegli angeli che ci sono stati vicini.
Il reparto di Oncologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, in special modo nelle persone del dottor Gianfranco Giglio e della dottoressa Adele Piscopo, ha rappresentato un supporto irrinunciabile. Quest’ultima poi, con una disponibilità h24, soprattutto nei momenti più duri e difficili, con professionalità e compassione è stata in grado di guidarci nelle azioni e manovre che necessitavano di tempestività.
È giusto ricordare che lavorare con il dolore dei pazienti e dei loro cari, in una situazione di sistematico svuotamento della sanità pubblica, rappresenta un atto eroico.
A loro va il mio plauso e la mia riconoscenza.
Con gratitudine,
L.P.

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