Luci sì, ma anche molte ombre. Il report Excelsior di Unioncamere e Anpal, che ha coinvolto 6mila 500 aziende molisane, racconta una regione che cerca di uscire dalle sabbie mobili dell’emergenza Covid. Fotografa imprenditori che resistono, che guardano al domani. Ma, come evidenzia Irene Tartaglia, direttore di Confcommercio Molise alla luce del suo osservatorio privilegiato sul tessuto imprenditoriale locale – «esiste una forte preoccupazione rispetto ai dati; i settori più colpiti dalla crisi economica e dalla contrazione dell’occupazione provocata dalla pandemia Covid 19 riguardano il commercio, la ristorazione e i servizi alle imprese». Cauto ottimismo sì ma è concreto il timore che l’autunno possa riservare qualche altra sorpresa sgradita, sotto il profilo occupazionale, da non sottovalutare. Anche perché le misure tampone sono ‘a tempo’, non sono strutturali. «Il ricorso massiccio alla cassa integrazione ed ai fondi di solidarietà solo per il momento sostiene i redditi dei lavoratori che operano in imprese di minori dimensioni e in settori tradizionalmente esclusi dagli ammortizzatori sociali. Situazione che non potrà protrarsi a lungo – prosegue Tartaglia – vista anche la difficoltà per molte di queste imprese, soprattutto del turismo, di tornare a livelli di attività accettabili ed idonei a garantirne la sopravvivenza». Confcommercio Molise, quindi, chiama ad una maggiore concertazione delle politiche regionali attraverso una conferenza di servizio che preveda una semplificazione degli aiuti previsti. «Sono numerose le attività che hanno deciso di non riaprire – sottolinea il direttore Tartaglia -. I pubblici esercizi così come le imprese sono stati piegati dai mesi di lockdown, dalla proroga dello smart working e dall’arresto dei flussi turistici dall’estero, oltre che da vincoli e regole che sono fortemente penalizzanti. In questa direzione appare positivo l’impatto che potrà avere il Dl Semplificazioni, nella sua fase di conversione in legge, che potrà rappresentare una occasione per ripristinare la leale concorrenza in un settore importante della nostra economia».

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