Stavolta la gara non è andata deserta. All’avviso riproposto dalla centrale di committenza dell’Abruzzo ha risposto Sanofi.
La sua proposta per la fornitura del vaccino antinfluenzale per le Asl abruzzesi e per l’Asrem è stata ammessa il giorno dopo la scadenza. L’aggiudicazione con urgenza permette così di partire con la campagna 2020/2021, particolarmente importante per via della pandemia da Sars-Cov2. Ha gli stessi sintomi dell’influenza stagionale, poter escludere questa seconda possibilità aiuta il servizio sanitario a garantire una migliore assistenza e un più puntuale controllo dell’epidemia. In caso di insorgenza di sintomi riconducibili a entrambe le ipotesi, se il soggetto è vaccinato contro l’influenza, consentirà di trattarlo come sospetto Covid, con le cautele del caso.
C’era stato allarme e non erano mancate le polemiche. La gara, a cui il Molise si era aggregato scegliendo di farla insieme con l’Abruzzo (con una appetibilità presso le case farmaceutiche di certo superiore alla corsa in solitaria), è andata deserta per il lotto più importante: la fornitura del “tetravalente virus split (frammentato) inattivato (siringa preriempita 0,5 ml – QIV – dai sei mesi di vita)”. La sola Asrem ha dichiarato un fabbisogno di 60mila dosi, quelle complessive richieste dall’Aric al mercato ammontano a 248mila.
Con l’offerta di Sanofi si soddisfa la metà del quantitativo. Man mano che si ricostituiranno le scorte, si procede, con altre procedure di gara semplificate, con il completamento della fornitura. Ma intanto la campagna può partire. Rispetto a una settimana fa, il quadro è meno preoccupante. Un primo risultato, sottolineano dall’Aric. La situazione quest’anno è più complessa per tutte le Regioni e Asl. A fine luglio l’allarme in Lombardia: sei gare con risultati alterni. C’è la corsa all’accaparramento proprio a causa della co-circolazione del Sars-Cov2. Il ministero della Salute il 5 giugno ha raccomandato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti di casi Covid. La vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni, ha specificato la circolare firmata dal dg della Prevenzione Gianni Rezza.
In Molise il comitato tecnico scientifico di supporto al presidente della Regione ha proposto di somministrare il vaccino gratis a partire dai 50 anni. «Stiamo discutendo della gratuità nella fascia che va dai 50 ai 59 anni», ha detto ieri il governatore. Un via libera dalla direzione Salute era già arrivato. Per l’ufficialità bisogna attendere l’avvio della campagna con le informazioni che saranno diffuse da Regione e Asrem.
Dopo l’aggiudicazione, sarà sottoscritto l’accordo quadro e poi le singole Asl firmeranno i contratti. Il prossimo obiettivo di fondamentale importanza sarà ottenere una consegna delle dosi, da parte delle ditte, in tempo utile per avviare la profilassi non oltre il periodo indicato.

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