Due i nuovi casi di Sars-Cov2 registrati ieri in Molise su 266 tamponi processati. Si tratta di persone collegate a focolai già individuati a Venafro e Termoli. Entrambi soggetti asintomatici o paucisintomatici.
Al Cardarelli restano ricoverate quattro persone: tre in malattie infettive e una in terapia intensiva.
Nel bollettino diramato da via Petrella anche un guarito: a Campobasso, è uno dei tre medici del Gemelli risultati contagiati la settimana scorsa.
In totale i test diagnostici effettuati dall’Asrem finora sono 37.023 (1.384 di controllo). I casi attualmente positivi sono 102, quelli complessivi dall’inizio dell’emergenza 578. I soggetti sottoposti a isolamento sono 141.
Intanto, in occasione della Giornata della sicurezza del paziente promossa dall’Oms (dal titolo quest’anno “operatori sanitari sicuri, pazienti sicuri”), la direzione strategica dell’azienda sanitaria ha organizzato l’iniziativa “Asrem si prende cura di te”. Un video, inviato ai media, ripercorre con numeri e date l’impegno nell’emergenza pandemica: tamponi, gestione dei casi, aumento di posti letto, dispositivi e campagne di screening nelle case di riposo e sul personale scolastico.
Inoltre, un monitoraggio e un’attenzione particolare Asrem lo riserva ai giovani con la campagna ‘ModivaCovidfree’. Riservata ai giovani dai 18 ai 35 anni, prevede l’effettuazione gratuita di test sierologici con tende allestite insieme alla Protezione civile nelle piazze di Campobasso (il 19 settembre dalle 19 alle 23 in piazza Vittorio Emanuele), Isernia (il 26 settembre dalle 19 alle 23 in piazza Celestino V) e Termoli (il 3 ottobre, stesso orario, in piazza Vittorio Emanuele). Da lunedì, inoltre, gli operatori sanitari degli ospedali Asrem e del 118 saranno progressivamente sottoposti a un ulteriore screening con test sierologico quantitativo (che rileva anche la quantità di anticorpi eventualmente sviluppati). Ancora, dal 17 al 19 settembre la sede di via Petrella sarà illuminata in arancione (colore scelto dall’Oms per la Giornata della sicurezza del paziente). Fino alla fine dell’emergenza, infine, resterà accesa la luce rossa che dal 13 marzo scorso illumina simbolicamente la facciata del palazzo.
«Il test agli operatori è un’ulteriore azione di salvaguardia per i pazienti. La bella idea dello screeing ai giovani, partita dallo staff della direzione sanitaria, mira a sensibilizzare il target più preoccupante. Insieme all’illuminazione della nostra sede centrale – spiega il dg Oreste Florenzano – segnali per ricordare che l’emergenza non è finita».

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