La lettera aperta della Federazione Italiana Medici di Famiglia del Molise sulla campagna vaccinale antinfluenzale è una supplica alla politica a dire la verità. Perché i vaccini antinfluenzali promessi non sono arrivati. Tartassati di telefonate dai propri assistiti, i medici di base non sanno più a che santo votarsi.
«Novembre sta finendo. Fidandoci di quello che ci era stato detto – si legge nella lettera che porta in calce la firma del segretario regionale Antonio Tartaglione – avevamo avvisato i nostri assistiti che in questo mese ci sarebbe stata un’ulteriore fornitura di vaccino antinfluenzale. Con la fornitura ricevuta a fine ottobre abbiamo vaccinato circa il 40% dei > 65 anni, dopo che si era ripetuto per mesi che il vaccino quest’anno sarebbe stato dato gratuitamente ai > 60 anni. Ci sono regioni che stanno peggio di noi, d’accordo, guardiamo con soddisfazione al nostro bicchiere mezzo pieno. Ma ora è arrivato il momento di avere informazioni chiare e precise. Abbiamo il diritto di sapere perché non sono ancora arrivati i vaccini promessi, se e quando si prevede che arriveranno. È in gioco la credibilità dell’intero sistema sanitario regionale. Nulla di male a dichiarare le difficoltà oggettive incontrate, ma è il momento che chi è andato più volte in televisione a spiegare l’importanza di vaccinarsi in questa stagione invernale maledetta, chi ha continuato a ripetere in Tv che entro novembre sarebbero arrivate le dosi mancanti, a dire che avevamo ordinato 100.000 dosi di vaccino, adesso ci metta la faccia e dia spiegazioni chiare e convincenti. Non ce la facciamo più a rispondere a decine di telefonate al giorno di assistiti che ormai sempre più in…..dispettiti lanciano improperi prima di tutto a noi che rappresentiamo ai loro occhi la Sanità pubblica. Chi sa parli, per favore».

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