Entrerà in vigore domani, 4 dicembre e lo resterà fino al prossimo 15 gennaio, il dpcm che riscrive le regole per contenere i contagi da Covid-19 e ha l’obiettivo di impedire una terza ondata della pandemia.
L’auspicio è che tutti i territori a Natale siano in zona gialla ma il premier ha parlato di «giallo rafforzato» riferendosi soprattutto al divieto di spostamento tra le Regioni, all’obbligo di quarantena per chi torna dall’estero dopo il 20 dicembre e alla scelta di mantenere il coprifuoco alle 22 anche nei giorni di Natale e Capodanno, così come gli impianti da sci chiusi.
Il divieto di spostamento nei giorni 25, 26 dicembre e 1 gennaio riguarderà anche i Comuni, ha detto il ministro Speranza in Senato illustrando le nuove misure. La scelta, «per limitare al massimo i trasferimenti che, come accaduto la scorsa estate, hanno veicolato il virus in tutto il Paese». Sarà sempre previsto il ritorno presso la propria residenza o domicilio e si sta ancora discutendo se concedere deroghe per evitare che gli anziani debbano trascorrere le festività da soli, dunque consentendo a un parente stretto di muoversi.
Il coprifuoco rimane fissato alle 22 e durerà fino alle 6 per l’intero periodo delle festività natalizie.
Nessuna deroga nei giorni festivi, le funzioni religiose dovranno terminare entro un orario compatibile con il rientro a casa dei fedeli. I negozi chiuderanno alle 21 e i centri commerciali potranno rimanere aperti il fine settimana e nei giorni festivi prima del 20 dicembre. Per i ristoranti rimane la chiusura obbligatoria alle 18 e dopo quest’orario saranno consentite soltanto la vendita d’asporto – con divieto di consumare cibo e bevande nelle vicinanze del locale – e la consegna a domicilio. Probabile chiusura dei ristoranti a Capodanno.

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