Alla Puglia, che si era mossa per tempo e aveva acquistato mesi fa 2.1 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale, ne mancano 890mila. Che ora sta cercando di reperire diversamente visto che Sanofi ha comunicato di non essere in grado di completare la fornitura per cui era stata pagata 8.3 milioni.
Il governo Emiliano annuncia anche azioni legali e non è l’unico. L’assessore Gallera anticipa la scelta della via giudiziaria contro la Seqirus che in Lombardia – che al contrario della Puglia si era mossa in ritardo – non ne ha consegnate 400mila. Sempre da Sanofi, il Piemonte ha comprato 1.3 milioni di vaccini, ne mancano 400mila. Indaga la procura. La stessa casa farmaceutica finora ha consegnato al Lazio la metà della fornitura stabilita nella gara.
Così la campagna vaccinale cruciale, quella fondamentale per poter distinguere – visti i sintomi assai simili – l’influenza dal Covid ed evitare il collasso dei servizi sanitari fallisce un po’ in tutta Italia, non solo in Molise, al di là delle capacità delle amministrazioni regionali di approvvigionarsi. L’inchiesta pubblicata ieri da Repubblica dà conto anche del mancato riconoscimento, da parte di Gsk a Toscana ed Emilia, della quota aggiuntiva del 20% della fornitura prevista dalle gare, il cosiddetto quinto d’obbligo.
A Repubblica Sanofi spiega che è colpa dell’«eccezionale e inedita situazione» determinata dalla pandemia in tutto il mondo che ha «comportato una crescita esponenziale della domanda di vaccini antinfluenzali, nettamente superiore rispetto a quella degli anni passati». Il ciclo di produzione dei vaccini è complesso e comunque «lo sforzo industriale sin qui compiuto, con l’aumento della capacità produttiva del 20%, ha permesso a tutte le Regioni di avviare la campagna vaccinale nei tempi previsti».
Sono almeno tre le case farmaceutiche nel mirino: il sospetto è che siano state vendute più fiale di quelle che si potevano produrre.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.